- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
220 Paolo Papone - Viviana Vallet INTRODUZIONE LINEAMENTI DI STORIA ECCLESIASTICA VALDOSTANA Le fonti e la storia dei canonici di S. Orso fino alla metà del secolo XII Le notizie sulla Chiesa di Aosta nel primo millennio non sono molte. Paradossalmente si concentrano nella fase paleocristiana, che ha fornito notevoli ritrovamenti archeologici, mentre lasciano in ombra la seconda parte del millennio. Tra il IV e il V secolo ad Aosta viene eretta la diocesi. 2 Un gran– de edificio del III-IV secolo, situato vicino al Foro, viene probabil– mente usato come domus ecclesia, e poi subisce successive trasforma– zioni che ne fanno la Cattedrale. 3 Fuori città, nell'area sepolcrale orientale, viene edificato un complesso cultuale: ad occidente, una chiesa cruciforme, secondo il modello della Basilica Apostolorum di s. Ambrogio; 4 a levante, sul prolungamento dell'asse della chiesa cruciforme, sono stati ritrovati resti di un'altra chiesa, pressoché coeva. 5 Questi dati archeologici inducono a proiettare nella fase ori– ginaria della diocesi augustana la bipolarità del presbiterio, incentra– ta sulla Cattedrale per la Città e su S. Orso per il Borgo. Le iscrizioni rinvenute sulle pietre tombali e le sottoscrizioni a sinodi e concili sono le scarse informazioni storicamente affidabili su alcuni vescovi che hanno retto la diocesi prima del Mille. 6 Come cir- 2 A. P. FRUTAZ, Le fonti per la storia della Valle d'Aosta, ried. con note aggiunte a cura di L. Colliard, Aosta 1998, p. 5. 3 E. BRUNOD - L. GARINO, La Cattedrale di Aosta, Aosta 1996, pp. 44-46. 4 A. P. FRUTAZ, I monumenti paleocristiani di Aosta nel contesto storico e urbanistico della città, BASA, XLIX, Aoste 1979, pp. 10-21; CH. BONNET, !ntroduction, in Aosta. Progetto per una storia della città, a cura di M. CUAZ, Quart- Aosta 1987, pp. 17 sgg. s CH. BONNET - R. PERJNETTI, Aoste aux premiers temps chrétiens, Quart - Aoste 1986, pp. 45-46. 6 A. P. FRUTAZ, Lefonti ci t., pp. 289-291. La scarsità di notizie sui vescovi dei seco– li VII e VIII si estende anche al territorio transalpino. E. Gilomen-Schenkel ha propo– sto l'ipotesi che le sedi vescovili di Sion, Losanna, Ginevra e Belley siano state perlopiù vacanti dalla metà del VII secolo fino almeno al riordinamento carolingio; in tale situazione è molto probabile che gli abati di Agaune supplissero l'autorità episcopale lungo tutta questa parte del corso del Rodano, cf. F.-O. DUBUIS - A. LUGON, Les pre-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=