- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

226 Paolo Papone - Viviana Vallet vamente la sua autorità dalla zona originaria (tra Belley, Grenoble e Vienne) alle valli alpine dell'Isère e dell'Are, al Vallese e alla Valle d'Aosta, alla Tarentasia e alla Moriana (dal cui comitato gli umber– tini presero il nome nel XII secolo). 29 I figli di Umberto occuparo– no i centri del potere: il primogenito Amedeo morì giovane e la suc– cessione andò ad Oddone, Aimone divenne vescovo di Sion e Burcardo arcivescovo di Lione. In quest'epoca il vescovo aveva un reale potere sui canonici e sui loro beni, tanto da agire legalmente a loro nome. In una carta di dif– ficile datazione, poiché presenta elementi discordanti, vediamo il vescovo Burcardo effettuare una permuta, a nome dei canonici di S. Orso, con un certo Ratelmo. 30 Burcardo cede "de suo episcopatu, de terra S. Ursi in Italià', dei beni siti nel Canavese, in ''Arezello" (Azeglio), "Caravino", "Vistiaco" (Vestigné) . In cambio, Ratelmo cede a S. Orso dei terreni siti in Valle d'Aosta, a "Laro", ''Auciano" e "Bautegià' (Buthier). Da questa carta emergono, dunque, alcuni dati importanti relativi ai canonici di S. Orso nel primo quarto dell'XI secolo: innanzitutto, è attestata una loro presenza nel Canavese, ante– riore alla riforma regolare del 1132; in secondo luogo, S. Orso com– pare come ente autonomo, amministrativamente distinto dalla Cattedrale (mentre, come vedremo, la donazione del l 040 menziona i due gruppi canonicali in solidum); infine, si evidenzia, rispetto al vescovo, un netto rapporto di dipendenza, destinato a mu~are nel secolo successivo. Un altro documento, datato 17 febbraio l 032, complica ulte– riormente i rapporti di proprietà che coinvolgono i canonici di S. Orso. 31 Vi si tratta di un fondo edificato, comprendente una vigna e due prati, che il presbitero Letardo dona a quattro canonici di S. Orso. Questi beni sono situati in ''Aclausello", toponimo da identifi– carsi probabilmente nella parte bassa del torrente Clusellaz, che nasce dal lago Falère e si getta nella Dora nei pressi di Sarre. La charta è ver- 29 G. TABACCO, Forme medievali cit., pp. 340-343. 30 L. SCHIAPARELLI, Charta Augustana. Note diplomatiche, riedizione a cura di A. Zanotto, Aosta 1966, pp. 74-76 (con la data 19 ottobre 1024). 31 O. ZANOLLI, Cartulaire ci t., n. 638, pp. 359-361.

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