- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Storia e liturgia nel culto di S. Orso 231 vocato un periodo di notevole crisi, tanto che, verso il l 062, s. Pier Damiani scrive ad Adelaide lamentando un'inusitata poca generosità verso il vescovo augustense. 41 Oddone e Adelaide ebbero due figlie, Berta e Adelaide, e due figli, Pietro e Amedeo, che morirono intorno ai trent'anni, come pure morì giovane il primogenito di Amedeo, Oddone II. Fu, dunque, il secondogenito Umberto II, detto il Rinforzato, a gestire il potere comitale dal l 080 al 1103, mentre Adelaide si occupava della marca torinese. Adelaide morì nel l 091 e la marca torinese si dissolse nelle autonomie locali. La conseguenza fu che Umberto II tornò ad inte– ressarsi della Valle d'Aosta, cercando di recuperare il controllo sulle varie componenti della chiesa locale. Tuttavia non erano più i tempi di Umberto l: tutta la Chiesa aveva iniziato un cammino di riforma che metteva insieme esigenze spirituali di maggiore radicalità evange– lica e istanze di autonomia dal potere civile. S. Anselmo, quando era arcivescovo di Canterbury, con cortesia e fermezza redarguì il conte Umberto II in una sua lettera: "Ne putetis ecclesiam qua: in vestro principatu est vobis esse datam in hereditariam dominatione, sed in ha::reditariam reverentiam et in tuitionem". 42 Il vescovo di Aosta Bosone (fine XI secolo - 1113-1114) fu un personaggio di rilievo, che seppe collaborare con il conte, limitando– ne le ingerenze al ruolo di advocatus ecclesi&. Bosone era stato prevo– sto del Capitolo Cattedrale di Ginevra (1091), 43 e questi rapporti ginevrini lo indussero ad affidare la chiesa di Sainte-Hélène di Sarre al priorato cluniacense di Saint-Vietar di Ginevra; la donazione fu approvata dal "preposito Gotefredo et canonicis et advocatis eius loci Uberto camite, Aimone et Hugone". 44 Osserviamo che in questo 4 ' PL 145, coli. 419-420: "De ecclesiis autem, qua: tibi adjacenr, admonerem, ne more pravorum quorumlibet divitum, earum bona minueres; sed cum te pra:senre, plu– res nobiscum colloquerenrur episcopi monasteriorumque recrores: nullus eorum fuit, qui vel a te, vel a ruis procuratoribus ullam sibi molestiam conqueretur inferri, pra:ter Augustensem dumtaxat episcopum, qui tamen non a te sibi de suis aliquid imminurum, sed conquestus est potius Ecclesia: sua: nihil ex tua liberalitate collarum". 42 S. Anse/mi Cantuar. Archiep. opp. pars III, Ep. LXY, PL 159, coli. 102-103. 43 L. KERN, Notes sur le prieuré clunisien de Sainte-Hélène à Sarre, AA, VI, Aoste 1973, pp. 225-226. 44 HPM, Chartarum, II, n. CXXXVIII, coli. 177-178 (con la data 1094).
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