- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
232 Paolo Papone - Viviana Vallet documento non si considera l'intero presbiterio di Aosta, ma solo i canonici della Cattedrale, poiché ad essi e al vescovo i monaci di Sarre dovranno fornire annualmente, per il pranzo comunitario di s. Giovanni Battista, trenta libbre di pane e un sestario di spezie. Per comprendere meglio le vicende legate ai canonici di S. Orso, è opportuna una breve digressione sullo sviluppo dell'istituto canoni– cale. 45 Una lettera di s. Ambrogio riferisce che Eusebio, vescovo di Vercelli intorno alla metà del IV secolo, aveva voluto che parte del suo clero vivesse in comunità, secondo uno stile monastico. 46 Lo stes– so, probabilmente, faceva a Verona s. Zeno con i suoi chierici. 47 Anche s. Agostino viveva monasticamente con i suoi preti ad Ippona, e a lui risale, secondo una tradizione ben fondata, la Regula ad servos Dei. 48 Il fascino dell'esempio e della dottrina di Agostino attrasse molti, anche in Gallia, come attesta il De vita contemplativa di Giuliano Pomerio, 49 che viveva in comunità con i suoi chierici ad Arles nel V secolo. Con il medesimo ideale di vita, troviamo, nel VI secolo, Cesario di Arles e Gregorio Magno. 45 L. DuPONT LACHENAL, Canonici regolari di Sant'Agostino, in Enciclopedia Cattolica, vol. III, Firenze 1949, coli. 553-565; A. SMITH, Chanoines réguliers, in Dictionnaire de Spiritualité, t. II, Paris 1953, coli. 463-477; A. VAN ETTE, Les chanoines réguliers de Saint Augustin. Aperçu historique, Cholet 1953; AA.VV ., La vita in comune del clero nei secoli Xl e XII, 2 voli., Miscellanea del Centro di Studi Medievali, Milano 1962; Monasteri in alta Italia dopo le invasioni saracene e magiare (sec. X-XII), (relazioni e comunicazioni presentate al XXXII Congresso Storico Subalpino, Pinerolo 6-9 set– tembre 1964), Torino 1966; M . PARISSE, Dans le cloitre et hors du cloitre: les renouvelle– ments de la vie régulière (v. l 050- v. 1120), in Histoire du christianisme des origines à nos jours, t. V, Paris 1993, pp. 150-157. 46 Sancti Ambrosii epistolarnm classis!, Ep. 63, PL 16, coli. 1208-1209: "Ree igi– rur patientia in sancto Eusebio monasterii coaluit usu, et durioris observationis con– suetudine hausit laborum tolerantiam. Namque ha:c duo in attentiore christianorum devotione pra:stantiora esse quis ambigat, clericorum officia, et monachorum instiru- ,, ta. . 47 Sancti Zenonis liber Il, tractatus XLIV, PL 11, col. 498: "Certe si quid sciunt, dicant operarii qui mecum sunt". Dal contesto si evince che gli operarii sono presbite– ri e catechisti che collaborano con il vescovo per l'iniziazione cristiana; "qui mecum sunt" potrebbe indicare una forma di vita comunitaria. 48 SANT'AGOSTINO, La regola, intr. e note A. Trapé, trad. C. Carena, Roma 1986, pp. 31-46. 49 PL 59, coli. 415-520 (in particolare coli. 429-430).
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