- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Storia e liturgia nel culto di S. Orso 235 regola tutta la parte relativa all'ufficio divino e al lavoro manuale, considerandola troppo legata alla condizione monastica; tuttavia, col passar del tempo venne recuperata la dimensione liturgica, che, anzi, fiorì in grande solennità. Talvolta fu l'iniziativa dei vescovi a fondare le collegiate, ed essi, per un certo periodo, ne mantennero la giurisdizione; spesso, però, i canonici si svincolarono dal controllo episcopale, passando sotto la protezione della S. Sede e rendendosi autonomi anche per l'elezione del prevosto. La connotazione spiccatamente autonoma delle collegiate porta– va con sé il rischio di un'osservanza sempre più vaga della regola; per questo motivo, nel 1215 il Concilio Lateranense IV volle tutelare la vita dei canonici, imponendo loro la celebrazione di capitoli provin– ciali ogni tre anni e nominando dei prelati visitatori. Di fatto i problemi emersero ben presto, tanto che nel 1339 Benedetto XII dovette procedere ad una riforma che riguardò l' acco– glienza e la formazione dei giovani, l'ufficio divino, i ruoli, il cibo, l'abbigliamento, la gestione economica, le biblioteche e gli archivi. 57 Il miglioramento ci fu, ma fu di breve durata; in realtà il sistema delle commende minava in profondità la vita canonicale e, malgrado i tentativi di ritrovare l'afflato arante, pastorale e caritativo delle ori– gini, la tendenza verso la secolarizzazione ebbe il sopravvento. Le linee generali di sviluppo dell'istituto canonicale trovano una peculiare esemplificazione nella città di Aosta. Nel 1132 era vescovo Erberto: canonico regolare di S. Agostino, proveniva da Abondance 58 nello Chablais, monastero figliato da Saint-Maurice d'Agaune. Proprio da Abondance aveva preso le mosse, nel 1128, la riforma in senso regolare dell'abbazia-madre. 59 Simbolo e centro del potere bor– gognone, Saint-Maurice d'Agaune era quasi una Eigenkirche, una "chiesa privatà', con abati e prevosti laici, per cui la riforma fu al 57 Magnum Bullarium Romanum cit., t. IV, pp. 424 sgg. 58 A. P. FRUTAZ, Le fonti ci t ., p. 294. 59 R. BRONDY- B. DEMOTZ- ].-P. LEGUAY, La Savoie de l'an mi! à. la Réforme, Rennes 1984, p. 54.
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