- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Storia e liturgia nel culto di S. Orso 241 Iesu Chrisri aliena fiat acque in extremo examine districte ultioni subiaceat. Cunctis autem eidem ecclesie sua iura servamibus sit pax domini nostri Iesu Christi quate– nus et hic fructum bone actionis percipiam et apud districtum iudicem premia eterne pacis inveniant. Amen, amen, amen. + Ego Innocentius catholice ecclesie episcopus subscripsi. + Ego Guilielmus Prenestinensis episcopus subscripsi. + Ego Gregorius diaconus cardinalis sanctorum Sergii et Bachi subscripsi. Data Pisis per manum Aimerici Sante Romane Ecclesie diaconi cardinalis et can– cellarii II halendas decembris indictione XIII incarnationis dominice anno MCXXXVI pontificatus domni Innocentii pape II anno VI". Qualche altra particolarità di questa bolla del 1135. È indirizzata ''Arnaldo priori et fratribus in Augustensi ecclesia sanctorum Petri et Ursi canonicam vitam professis". ''Arnaldo" è variante di Arnolfo, primo priore della comunità regolare di S. Orso, che la tradizione erudita (ma non documentata) dice figlio di Ugo della nobile fami– glia d'Avise, e di Maria. 67 Per la prima volta (nei documenti che pos– sediamo) la titolatura menziona s. Pietro accanto e prima di s. Orso; né deve trattarsi di mera devozione, poiché si accompagna ad una significativa variazione di stile: se nel 1132 Innocenza scriveva: "ecclesiam sancti Ursi ... scripti nostri pagina communimus", ora nel 1135 scrive: "sanctorum Petri et Ursi ecclesiam... apostolice sedis privilegio communimus". Ci si può chiedere se tale variazione stili– stica rifletta un crescente senso di autorità da parte della Santa Sede, o piuttosto un maggiore bisogno di protezione da parte della comu– nità di S. Orso, comprensibile se riferito ad un atteggiamento ostile dei canonici della Cattedrale, probabili collaboratori episcopali, rispetto ai quali il vescovo non aveva, forse, molta libertà d'azione. Rispetto alla bolla del 1132, accanto alle concessioni dei pontefi– ci e alle ablazioni dei fedeli, nel 1135 si accenna alle largizioni dei principi. Inoltre si afferma la facoltà di seppellire liberamente in S. Orso, con la clausola di rispettare in materia i diritti della Cattedrale. Si affronta infine il problema dell'elezione del priore, che deve essere libera da ogni ingerenza esterna e deve seguire il timor di Dio 67 ].-A. Due, HEA, II, p. 2; P.-E. Due, Le Prieuré de Saint-Pierre et Saint-Ours d'Aoste, Aoste 1899, pp. 16-18; A. P. FRUTAZ, Le fonti cit., p. 296; ]. PIGNET, La famil– le d'Avise. Notes généalogiques, Aoste 1963, p. 7.
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