- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

Storia e liturgia nel culto di S. Orso 243 L. Cibrario, cui si deve l'edizione, situa il documento c1rca 1142". Per quanto non se ne possa precisare la datazione, rimane un documento interessante, proprio per la sua sostanziale identità con la bolla del 1135: solo l'indirizzo ha precisato il destinatario col nome di Arnulfo e non più Arnaldo, e le postulazioni dei canonici vengon dette "giuste" e non più "ragionevoli". 69 Quale problema aostano ha richiesto un pronunciamento romano che non fa altro che ribadire quello che già era stato affermato in precedenza? Più semplicemente - considerando che questo documento non è neppure censito dallo Jaffé-Wattembach 70 - potrebbe trattarsi di una copia della bolla del 1135 ad uso interno della comunità, per cui il nome del priore è stato corretto secondo l'esatta dizione locale. Nel terzo e quarto decennio del XII secolo era vescovo ad Ivrea Guido, canonico di S. Orso d'Aosta. 71 Nel 1117 un forte sisma aveva gravemente lesionato molte chiese nelle diocesi di Vercelli, Novara ed Ivrea, 72 tanto che, trovandosi nell'impossibilità di ricostruire e restau– rare, i vescovi erano costretti a cedere le chiese danneggiate a nuove e promettenti congregazioni che si impegnassero contemporaneamen– te sul piano edilizio e su quello pastorale. Così, nel 1136 (1135, nel– l'ipotesi che sia stato adottato lo stile pisano), il vescovo Guido di Ivrea aveva donato ai canonici regolari di S. Orso, 73 rappresentati dal 69 Il medesimo aggettivo compare nella bolla del 1151, cf. infra. 70 PH. ]AFFÉ, Regesta Pontificum Romanorum ab condita ecclesia ad annum post Christum natum MCXCVIII, 2a ed., auspiciis G . Wattembach, Lipsia 1885, rist. anasc. Graz 1956. 71 F. SAVIO S. I., Gli antichi vescovi d1talia dalle origini all300 descritti per regioni. Il Piemonte, Torino 1898, pp. 204-206: "Guido I. 1122. 1162. Era canonico di S. Orso di Aosca, come è attescaco dal necrologio di quesca chiesa''; O. ZANOLLI -L. COLLIARD, Les obituaires cic., p. 285: "Obiic Vido Yporiensis episcopus, canonicus nascer"; ibid., p. 285, n. 29: "Noce poscérieure: 1136. (Guido)"; M. P. ALBERZONI, Da Guido di Aosta a Pietro di Lucedio, in Storia della Chiesa di Ivrea dalle origini al XV secolo, a cura di G . CRACCO, Roma 1998, pp. 195-202. Riguardo a quesc'ulcimo concriburo, precisiamo che Guido non proveniva da una canonica regolare (p. 197), perché i canonici di S. Orso di Aosca assunsero la regola solo nel 1132, mencre Guido era vescovo di Ivrea già nel1123. 72 Cf. G . FERRARIS, La pieve di S. Maria di Biandrate, Biandrate 1984, pp. 17-20, 371-373, 490-491. 73 Nella cirolarura non è presence s. Piecro, ma non si può determinare se cale man– canza dipenda dall'ancerioricà cronologica rispetto alla bolla di Innocenza II (30

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