- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
250 Paolo Papone - Viviana Vallet bolla con cui papa Eugenio III conferma privilegi e possedimenti del vescovado di Aosta: "Datum signie per manum Bosonis sancte Romane Ecdesiescriptoris XVIII kalendas februarii indictione X.V incarnationis dominice anno millesimo centesimo quinquagesimo primo. Pontificatus vero domni Eugenii pape tercii anno sep timo". 87 Dal momento che è quantomeno improbabile che la Sede Apostolica si occupi della Valle d'Aosta proprio lo stesso giorno di due anni diversi, si può ragionevolmente pensare che il breve di annullamento delle cessioni irregolari sia stato emesso contestual– mente alla bolla di conferma dei possedimenti dell'episcopio augu– stano, il 15 gennaio 1152. Se si considera che la nobile famiglia de Porta Sancti Ursi acquistò importanza parallelamente all'accessione all'episcopato di alcuni suoi membri, come Bosone e Aimone, non farebbe meraviglia che le cessioni di beni ecclesiastici annullate da Eugenio III facessero parte della strategia della famiglia, che mira– va ad estendere il suo potere trasmettendo il patrimonio integro ad un solo erede e sistemando gli altri nelle più importanti cari– che ecclesiastiche, così da poter controllare il patrimonio degli enti religiosi. 88 Datata 15 aprile 1144 è un'altra bolla pontificia, sostanzialmente identica a quella del 1135: 89 "Lucius episcopus servus servorum Dei dilectis filiis Arnaldo priori et fratri– bus in Augustensi ecclesia sanctorum Petri et Ursi canonicam vitam professis 87 HPM, Chartarum, I, n. CCCCXCII, coli. 795-797. In base all'indizione X:V e al settimo anno di pontificato di Eugenio III (che fu eletto il 15 febbraio 1145 e con– sacrato il 18 febbraio) , si riconosce lo stile fiorentino dell'incarnazione, e dunque biso– gna intendere l'anno 1152 (cf. P. }AFFi:. - G. WATIEMBACH, Regesta, cit., t. II, p. 76). A conferma citiamo J.-A. Due , il quale pubblicava, con la medesima data («Darum Signie XVIII Kalendarum februarii»), anche un altro breve pontificio che difendeva i canonici aostani da interventi episcopali volti all'alienazione dei loro beni, cf. Esquisses historiques des éveques d'Aoste appartenant au Xl/' et Xlll' siècle. Aoste 1885, vol. I, pp. 247-248. 88 J.-G. R.IVOLIN, Pollein: materiali per una storia, Aosta 1993, p. 66. 89 HPM, Chartarum, I, n. CCCCLXXXIV, coli. 785-786.
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