- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Storia e liturgia nel culto di S. Orso 255 Orso è Gonterio, 95 il quale nel 1151 riceve da tal Costantino dei beni siti in Allein, coltivati e incolti. 96 Gli vengono pure affidate da Pietro, arcivescovo di Tarentasia, le chiese di S. Albano a Moutiers e di S. Lorenzo a Montgirod. 97 Prendendo decisamente in mano il governo della diocesi, Arnolfo chiede al papa Eugenio III di annullare alcune alienazioni di beni ecclesiastici, irrazionali e formalmente scorrette, compiute dai suoi predecessori defunti Armanno e Bosone (cf. supra), e di confermare i possedimenti e diritti del vescovado di Aosta. Come abbiamo visto, nello stesso giorno (15 gennaio 1152), con tre docu– menti differenti, 98 il papa revoca in irritum quelle alienazioni, pro– tegge i beni dei canonici e conferma lo status amministrativo del vescovado, elencandone possedimenti e diritti e rammentando gli atti con cui il conte Amedeo e suo figlio Umberto avevano rinun– ciato allo spoglio di vescovi e canonici defunti. Purtroppo manca ogni precisazione riguardo ai beni alienati; si menzionano "quedam de bonis ipsius ecclesie", alcuni dati in feudo, altri venduti. "Ipsius" non può che riferirsi a "ecclesie tue", alla chiesa del vescovo, di cui era prevosto Bosone, cioè la Cattedrale. Tuttavia, ricordando che tra i due capitoli vi era stata una sorta di "comunione di beni", 99 è pos– sibile che le cessioni annullate da papa Eugenio III riguardassero anche beni della Collegiata, ciò che spiegherebbe il frequente rivol– gersi dei canonici di S. Orso a Roma negli anni precedenti per pro– teggere i loro possedimenti. Chiarita la situazione patrimoniale del vescovado, bisognava siste– mare le relazioni tra i due capitoli. Arnolfo vi provvede nello stesso anno 1152, aiutato, forse, dal fatto che il prevosto Bosone ha abbrac- 95 P. E. Due, Le Prieuré de Saint-Pierre et Saint-Ours d'Aoste, Aoste 1899, pp. 18-20. 96 O. ZANOLLI, Cartulairecit., n. 343, p. 141. 97 HPM, Chartarum, II, n. CCXXXI, coli. 274-275 (anno 1151). 98 Il documento con l'annullamento delle alienazioni è stato pubblicatò da J.-A. Due, Cartulaire de l'évéché d'Aoste (XIII siècle), Turin 1884, pp. 24-25. Per la protezio– ne dei beni dei canonici, cf. n. 87. Della conferma dei beni del vescovado sono editi sia l'originale (cf. n. 87), sia una copia da registro membranaceo del secolo XII (HPM, Chartarum, II, n. CCXXXII, coli. 275-276), con minime varianti. 99 HPM, Chartarum, II, n. XVI, coll. 28-30.
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