- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

Storia e liturgia nel culto di S. Orso 277 "Nicomedia: sancti Arsacii confessoris, qui sub Licinio persecutore, miliria relicta, solitariam vitam ducens, tantis virtutibus claruit ut et da:mones expulisse et ingen– tem draconem orando interemisse legarur; denique futuram civitatis cladem pra:– nuntians, in oratione spirirum Deo reddidit". 118 Osserviamo che il Martirologio Romano ha ripreso le informa– zioni di Sozomeno, localizzando ''Arsacio" a "Nicomedià' (mentre "Ursacio" a "Nicea di Bitinia" dipendeva dalla Historia Tripartita). Dall'esame di queste fonti possiamo trarre qualche riflessione. La Chiesa, e in modo esplicito il cardinale Lambertini (futuro papa Benedetto XIV, 1740-1758), non ha legatoil suo carisma di infalli– bilità all'inserzione dei santi nel calendario. 119 I martirologi storici erano opere private, senza alcun crisma d'ufficialità, e, d'altra parte, andavano vieppiù diffondendosi. Già Crodegango, vescovo di Metz (743-766), nella sua Regula Canonicorum, stabiliva la lettura quoti– diana del calendario con i santi del giorno: "Post lectionem recitantur a:tas mensis et luna:, et nomina sanctorum, quorum festa crastinus excipiet dies: et postea dicunt versum: Pretiosa est in compectu Domini mors sanctorum ejus (Sal 115, 15). Quem sequatur orario a priore, ira: Ipsi et omnes sancti Dei intercedantpro nobis peccatoribus ad Dominum, ut mereamurpos– sidere vitam teternam. Amen". 120 Anche gli statuti episcopali richiedevano ai preti di possedere un martirologio, che spesso si·riduceva ad un semplice calendario per indicare le feste dei santi. 121 Adone di Vienne mostra bene come fosse prassi comune riempire di nomi i giorni vacanti (senza approfondite ricerche sulle tradizioni cultuali) e aggiungere notizie ai nomi dei santi ignoti (senza esaminarne la fondatezza). Pertanto non ci stupia– mo se, al 16 di agosto, il quasi ignoto Ursatius è stato sostituito dall' Ursus di cui si possedeva la Vita; tanto più che il l febbraio non rimaneva sguarnito, presentando santi di culto universale, come 118 H. DELEHAYE, Martyrologium Romanum ad formam editionis typicte scholiis historicis instructum, Bruxelles 1940, p. 342. 119 PROSPERO DE LAMBERTINIS, De Servorum Dei beatificatione et Beatorum canoni– zatione, Bononia: 1734, l. I, p. 394. 120 PL 89, col. 1067. 121 H. QUENTIN, Les martyrologes cit., pp. 688-689.

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