- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Storia e liturgia nel culto di S. Orso 307 so di ritornare nel suo alveo". E appena aveva effuso la preghie– ra al Signore, in quella medesima ora (il fiume) ritornò nel suo alveo, come se neanche una sola onda fosse uscita dal suo alveo; così, con la sua preghiera, salvò ogni cosa nel circondario. 6. A questo proposito, non voglio trascurare ancora i miracoli che Cristo si è degnato di operare per mezzo del suo servo, e che a tutti sono noti. Il beatissimo Orso acquistava un campo seminato e vi lasciava la messe per gli uccelli, secondo l'insegnamento evangeli– co che dice: "Guardate i volatili del cielo, che non seminano e non mietono", infatti è il Signore che li nutre. Quotidianamente si preoccupava dell'elemosina dei poveri, pensando a ciò che dice il Signore: "Venite, benedetti del padre mio, ricevete il regno che è preparato per voi fin dall'origine del mondo"; e davvero gli uccel– lini più sopra ricordati, come non fossero selvatici ma domestici, si appollaiavano sul suo capo e sulle sue mani. 7. E mentre l'uomo di Dio cibava i ricordati uccellini e sedeva negli atri di Dominorum Sanctorum martyrum, volgendo lo sguardo, vide un cavallaro che cercava un cavallo 518 del suo padrone, pro– prio quello su cui sedeva, e non lo sapeva, per il fatto che (spes– so) passava così e non veniva a pregare a Concilia Dominorum Sanctorum Martyrum, dove quel beato confessore svolgeva il suo servizio; il beatissimo Orso chiamò a sé il giovane e gli disse: "Dì, figlio mio, per qual motivo percorri di continuo solo questa stra– da, poiché non riusciamo a capire i tuoi misteriosi pensieri; dove vai precipitoso, o cosa cerchi sospirando dolente?". Rispose tra le lacrime il servo e gli disse: "Signor mio, oggi, quando sono pas– sato per questo borgo, mi è stato portato via il cavallo migliore che il mio signore amava (montare) quotidianamente, e non so che fare, poiché "l'anima mia è molto turbata, fino alla morte". Dove posso fuggire? O dove posso andare? Non lo so, se la tua beata confessione non mi consola'' . Allora l'uomo di Dio, con tono di grande consolazione, chiamando a sé il giovane, gli disse: " Va' (F: a pregare), o figlio, e poi torna da me e te lo dirò, se grande gaudio vuoi sentire". Egli se ne andò e poi tornò da lui, aspettando la grande consolazione che (P+: per volere di Dio, da 518 Nella prima redazione si trova cavallum, nella seconda equum.
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