- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

308 Paolo Papone - Viviana Vallet lui) aveva meritato di ascoltare. Gli disse il sant'uomo: "Quanti cavalli hai lasciato al pascolo?". Risponde: "Sei". "E quanti in più di quel numero stai cercando?". Rispose: ''Ancora uno". "E que– sto, con cui ora sei giunto: quale è più bello da vedere?". Allora il giovane rimase esterrefatto e pieno di ammirazione, e disse: "È questo che cerco, mio signore". Allora il giovane si prostrò ai piedi di sant'Orso, rese grazie e benedisse Dio che, per mezzo del suo santo ed eletto confessore Orso, gli diede grande e mirabile consolazione. Solo allora sant'Orso lo rimproverò e gli disse: "Un'altra volta, quando passerai per questa strada, figlio mio, ricordati di venire in questo santo luogo - cioè a pregare a Concilia Dominorum Suorum Martyrum - là dove era opportu– no che tu supplicassi la misericordia del Signore". 8. Nel medesimo tempo in cui la potenza del Signore operava tali cose per mezzo del suo santo, un giovane che era a servizio del pontefice di quella città, di nome Plutiano, cadde in qualche colpa; consapevole di aver commesso dei misfatti, fuggì di gran corsa a Concilia Sanctorum, dove l'uomo di Dio prestava servi– zio. Entrato, poi, il beatissimo Orso, come era consuetudine, al suo turno di recitare l'ufficio, trovò il giovane che stava vicino al "santuario"; sant'Orso gli disse: "In cosa mai hai peccato, figlio?". Il giovane rispose e riferì una per una le colpe che aveva commesso, e lo implorava di domandare per lui l'indulgenza al suo signore. L uomo di Dio, uscito dal tempio, si recò in città dal suo vescovo Plutiano e, prosternatosi ai piedi del pontefice, disse: "Signor mio, un vostro giovane, sapendo di aver peccato davanti a voi, presa la fuga, ha chiesto perdono alla chiesa Sanctorum; perciò chiedo che concediate il perdono per questa azione colpevole". Il vescovo Plutiano gli disse: "Và, fratello, e dì al giovane di venir col perdono alla nostra presenzà'. I..:uomo di Dio, tornato dal giovane disse: "Và, figlio, e non peccare più, poiché per questa colpa hai l'indulgenza del vescovo". Il vescovo Plutiano, chiamati altri che gli stavano vicino, disse: "Se quel giovane, appena esce dal tempio, non lo prendete e non me lo portate innanzi, condividerete con lui la penà'. Agguantato da quelli che erano stati mandati, il giovane fu condotto davanti al vescovo Plutiano, che inveiva contro di lui, e preso da furore

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