- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

Storia e liturgia nel culto di S. Orso 309 ordinò che fosse battuto tanto a lungo, che solo gli risparmiò l'a– nima. Ordinò di rasargli il capo e che vi fosse versato del bitu– me, agendo non da cristiano ma da crudelissimo tiranno. 9. Il giovane, che a malapena uscì vivo da quei tormenti, venne dal– l'uomo del Signore e disse: "Perché hai voluto agire così, padre mio? Con l'inganno, come fossi un omicida, mi hai ordinato di uscire da questa chiesa?". Il beatissimo Orso gli disse: "Cosa mai è accaduto, figlio?". Il giovane riferì le cose che gli erano state fatte e fece vedere al beato Orso che era stato percosso e la testa rasata. Luomo di Dio, gemendo e piangendo come se avesse commesso una grande colpa delittuosa, disse: "Ah! Ah! Cosa vale il nome di vescovo per chi tende un inganno? Và, figlio, dì a Plutiano che tra pochi giorni la sua anima vien tolta, e dagli angeli tartarei, come sta scritto: "Sarete servi di colui a cui avete obbedito" e ancora: "Chiunque avrà violato il tempio di Dio, Dio lo manderà in rovinà' e sarà computato tra i figli di mam– mona. Anche tu, figlio, prepara il tuo viaggio, perché anche tu migrerai da questo mondo. Và a dibattere con lui; e io terrò die– tro a voi, per essere alla vostra udienza quando verrete a dibatte– re davanti al tribunale del gran giudice". Questa cosa fu mirabi– le e vera. Tutto ciò che in quell'ora disse l'uomo di Dio, poi lo confermò ciò che avvenne in quella notte in cui aveva predetto che il vescovo sarebbe migrato: da questa vita venne gettato fuori; giù dal suo letto, in terra, e spirò. E similmente il giova– ne, secondo le parole di santOrso, migrò da questo mondo. l O Davvero, in quei giorni, l'atleta di Dio si dedicava con costanza ai digiuni e alle veglie, ricordando quello che il Signore dice negli insegnamenti del suo vangelo: "Beati quei servi che il padrone, quando verrà, troverà svegli. In verità vi dico che si cin– gerà le vesti, li farà sedere alla mensa del suo regno e passerà a servirli". Perseverando in tali cose il confessore del Signore, secondo le parole della sua bocca, migrò al Signore: congiunto ai cori dei Santi, tra i fiori che non marciscono e si rinnovano, fu pure congiunto ai sacerdoti di Cristo Severo e Giuliano che, dal giorno di oggi nella pace del Signore (lo) precedettero nel ripo– so eterno, dove regna il Signore nostro Gesù Cristo che con il Padre e lo Spirito Santo vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

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