- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
L. v. L. VI. Storia e Liturgia nei culto di S. Orso 311 colombe" (Mt lO, 16). E infatti la potenza di Dio, la divi– na clemenza, s'era degnata di concedere a lui tanta grazia, che mai nessuno poté vederlo o sentirlo adirato o agitato nell'animo. Sempre dalla sua bocca e dalle sue labbra usci– rono pace e pazienza, poiché non dimenticava il comanda– mento dell'Apostolo che insegna: "Siate pazienti con tutti" (l Ts 5, 14). Ancor più, si trovarono sempre in lui umiltà e misericordia, secondo la parola del Salvatore che dice: "Beati gli umili", "Beati i misericordiosi" (Mt 5, 7; cf. l Pt 3, 8) . E non era ascoltatore sordo del comando del beato Apostolo che dice: "Umiliatevi sotto la potente mano di Dio, affinché vi esal– ti nel tempo del suo manifestarsi" (l Pt 5, 6). Anzi, calpe– stando il mondo e le sue concupiscenze, superandole sprez– zante e vittorioso, si avvicinava ai gaudii del paradiso. Rivolgeva l'attenzione all'eminente predicatore che dice: "Il mondo passa, e pure la sua concupiscenza" (l Gv 2, 17); "chiunque vorrà essere amico di questo secolo, si renderà nemico di Dio" (Gc 4, 4); "il mondo per me è crocifisso, come io per il mondo" (Gal 6, 14). Volendo sempre aderire ed essere unito alle schiere dei santi che, ormai vinto il caduco amore del mondo, con Cristo trionfano in cielo, con fervida applicazione della mente, fis– sava nel cuore ciò che dice il medesimo maestro dei genti– li: "Desidero essere sciolto ed essere con Cristo" (Fil l, 23), e "fintanto che siamo nel corpo, peregriniamo lontano da lui" (2 Cor 5, 6). In realtà, uditore volenterosissimo del monito di Dio, con tutta l'energia che aveva visitava gli infermi, nutriva i poveri, consolava i piangenti e i dolenti; veniva in aiuto agli oppressi, confortava le vedove e gli stra– nieri. Se poi trovava qualcuno adirato o agitato nell'animo, con tono molto pacato gli parlava a lungo degli oracoli divini, fino a portare il suo animo alla mansuetudine. La sua attenzione era rivolta a quel detto del profeta: "Beati i piedi che portano la pace" (Is 52, 7), e a quel che disse il Signore: "Beati gli operatori di pace, perché saranno chia– mati figli di Dio" (Mt 5, 9).
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