- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Storia e liturgia nel culto di S. Orso 315 volgendo lo sguardo vide un giovane che cavalcava il caval– lo del suo padrone e piangeva amarissimamente. Per la verità, questo guardiano di cavalli sovente passava davanti al suddetto tempio, tuttavia, mai era sceso a pregare, né aveva chinato il suo capo davanti alle reliquie dei santi. Allora, il beatissimo Orso, che frequentemente lo aveva visto agire così, lo convocò a sé e gli disse: "Dimmi, figlio, per qual motivo gridi e perché, transitando sì sovente davanti alle porte di questo tempio, non entri in questa chiesa e neppu– re chini la tua testa davanti a Dio? Indicami almeno che cosa cerchi, dove vai, perché piangi, e tutti i tuoi segreti rac– contali a me". L II. Allora, lamentandosi forte, quegli disse all'uomo di Dio: "Ohimè, signore, oggi, mentre passavo per questa strada, è stato portato via da me il cavallo migliore del mio signore, quello ch'egli amava del più grande amore, e ciò m'angoscia del più gran timore: non so che fare, per cui non chiedo altro se non la tua beatissima preghiera e parimenti la tua conso– lazione". ~uomo di Dio, confidando nel Signore, con gran– de fiducia disse al giovanetto: "Và, figlio mio, entra in que– sta casa del Signore, in cui non sei stato prima, implora per la tua salvezza il Signore misericordiosissimo e che tutti ama con grande benevolenza. Poi verrai da me: qualunque cosa ti sia necessaria, te la spiegherò". Egli, obbendendo ben volen– tieri a quegli ordini, con passo rapido tornò dall'uomo di Dio. L III. Gli dice sant'Orso: "Dimmi, giovanotto, quanti cavalli sono stati affidati alla tua cura e custodià'. Risponde: "Sei". Gli dice sant'Orso: "Quanti ne hai lasciati al pascolo? Quando hai cominciato a cercare questo che monti? O chi ti ha dato un tale cavallo così bello, elegante e nobile?". Allora, esterre– fatto, quel giovane, vedendosi colto in fallo dalle domande di sant'Orso, prosternandosi ai suoi piedi, disse tra le lacri– me: "Me misero, che cavalco e cerco piangendo quello su cui siedo!". Egli, poi, non subì alcuna punizione dal suo signo– re, poiché sant'Orso chiese perdono per la sua pigrizia. Solo allora sant'Orso lo rimproverò e gli disse: "Un'altra volta, se,
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=