- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
330 Paolo Papone - Viviana Vallet sorgere il dubbio che la seconda redazione abbia voluto dare una pati– na d'antico al titolo petrino, probabilmente molto recente, visto che la sua prima attestazione risale al 1135. Se dobbiamo considerare- soprattutto in questo racconto del cavallaro - la seconda redazione una semplice amplificazione lettera– ria della prima, tuttavia può essere interessante studiare le modalità concrete di tale amplificazione. La seconda redazione sottolinea il pianto amaro del giovane, poco propenso a fermarsi in preghiera e tantomeno a venerare le reliquie dei santi. I medesimi temi sono ripresi nell'amplificazione della domanda di Orso, che chiede al gio– vane per qual ragione strilli passando di continuo davanti alle porte della chiesa, senza mai entrarvi a venerare il Signore (e così il rispet– to delle reliquie viene identificato con il rispetto del Signore stesso). Nella risposta del giovane una bella formula parallela e rimata (quem nimio diligebat amore unde nimio coartar timore) sostituisce l'o– riginale citazione evangelica (Mt 26, 38): questo è un fatto strano, perché s'è visto che il secondo redattore ha proprio infarcito di cita– zioni bibliche il testo antico; perché qui fa il contrario? Probabilmente perché gli pareva stonato porre in bocca al cavallaro le parole di Gesù nell'orto degli ulivi; e questo non perché il cavallaro angosciato non sia degno di usare le parole di Gesù, ma perché - è un'ipotesi - il cavallaro rappresenta coloro che sbraitano pensando ou XIII< siècle [in realtà del XVI secolo, SO 40, cf. R. AMIET, Repertoriurn cir., t. II, MLEA, vol. Il, pp. 338-339; ndr], manuscrir sur parchemin, porranr en caracrères rou– ges cerre inrroducrion: Hic incipit processionarium composirum secundum usum Sancti Ursi, menri_onne rrès expliciremenr la Confession de St. Ours dans le sens de rnartyrion ou tombeau des marryrs et église primitive. Nous devons en donner quelques cirarions. Ainsi fol. XCIII et suivanrs: Dominica infra ocravam Apostolorum (Perri er Pauli), inrrando Confessionem: Responsoria: Vidi conjunctos viros habenres splendidas vestes, ere. Aliud responsorium: Isri sunr qui vivenres in carne planraverunt Ecclesiam sanguine suo ere. Orario: Presta, quaesumus, omniporens Deus, ut nullis non permit– ras perturbarionibus concuti quos in aposrolicae confessionis perra solidasri, etc. Aliud responsorium: Cives aposrolorum et domestici Dei advenerunt hodie porranres pacem et illuminanres parriam, ere. In fesro S.ri Mauririi, inrrando Confessionem. Resp. Sancra Legio Agaunensium marryrum, dum resisterent, etc. Le dimanche dans l'ocrave de la Dédicace de l'église de St. Ours, le 28 octobre, on allait dans la Confession faire commémoraison spéciale de sa consécrarion, soit dédicace; on y chantait: Benedic, Domine, domum istam quam aedifìcavir nomini ruo ere".
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