- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

Storia e liturgia nel culto di S. Orso 341 IL CULTO LITURGICO DI S. ORSO Da uno spoglio sistematico dei testi liturgici relativi a s. Orso emerge un crescere e un successivo contrarsi del culto ursino. Nell'XI secolo la festa di s. Orso, confessore, è segnalata nei calen– dari, ma non si trovano testi propri, mentre si reperiscono gli ele– menti con i quali verrà composta l'ufficiatura del santo. Nei secoli XII e XIII si osserva uno sviluppo del proprio, sia per la messa che per l'ufficio, legato alla seconda redazione della Vita. Il culto di s. Orso giunge alla massima fioritura nel XIV secolo, con la produzio– ne di inni, orazioni e prose totalmente nuovi e senza relazione testuale con la Vita. Con l' intenzione di dare maggior rilievo alla personalità del santo, al titolo di confessore si affianca la qualifica di presbitero; il copista del codice NC XXVII attribuirà ad Orso addirit– tura nobili origini irlandesi: "filius regis Scocie fuit". Nei secoli suc– cessivi la liturgia ursina tende a contrarsi: diviene ripetitiva, riduce sempre più i testi propri e tende a sostituirli con quelli del comune di un confessore. I testi a stampa rappresentano la fase conclusiva di questa parabola discendente, salva l'attribuzione, alla fine del XVIII secolo, del titolo arcidiaconale, e, fuori dalla Valle d'Aosta, addirit– tura dell'episcopato. I TESTI DEI CODICI MANOSCRITTI RELATIVI A S. ORSO Secolo XI Escludendo le Vitte studiate nelle pagine precedenti, non si tro– vano testi liturgici propri di s. Orso prima del XIV secolo. Tuttavia, almeno i calendari danno alcune indicazioni sul santo. Contempo– ranei o un poco anteriori ai più antichi testi valdostani (XI secolo) sono alcuni codici vercellesi. 561 561 Le informazioni sui codici vercellesi sono in gran pane desunte dalle lettere indirizzare a mons. A. P. Fruraz da mons. Giuseppe Ferraris, in data 13/09/52, 15/10/52, 16/10/52, 24/02/60, poi controllare sui manoscritti. Queste lettere sono conservate presso l'Archivio Storico di Aosta, Fondo Fruraz, fald. XIII, carr. 2.

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