- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
350 Paolo Papone - Viviana Vallet Nel XII secolo i canonici di S. Orso si erano resi autonomi dal Capitolo della Cattedrale, assumendo la Regola di S. Agostino e ini– ziando da sé stessi un deciso cammino di riforma ecclesiale. Questi passi li avevano resi oggetto di stima e di ammirazione, tanto che rice– vevano donazioni, ma anche doni impegnativi, come le chiese di Pavone e di Quarto 578 (Ivrea, 1136) da ricostruire dopo il terremoto del1117 579 , e parrocchie anche relativamente lontane, come quella di S. Paolo super sicidellam 580 col relativo ospedale 581 (1173), alla perife– ria di Vercelli. Nel contesto vercellese bisogna probabilmente situare un fram– mento pergamenaceo custodito presso l'Archivio Storico di Aosta, ricevuto dalla dott. Augusta Lange (lo indichiamo con la sigla OGfr). Il dott. Guido Gentile ci assicura che il frammento proviene dalla legatura di un libro di Odalengo Grande (Casale Monferrato). Consta di un mezzo foglio tagliato in due parti e scritto recto/verso su due colonne (fr. A: mm 260 x 77; fr. B: mm 230 x 70), e di due frammenti senza scrittura (fr. C: mm 90 x 53; fr. D: mm 77 x 68). Il recto è perfettamente conservato, mentre il verso è scarsamente leg– gibile a causa della colla. Secondo il parere del dott. Gentile, la scrit– tura è assegnabile al secolo XII; tale valutazione concorderebbe con la presenza dei canonici di S. Orso in Vercelli nell'ultimo quarto del XII secolo. Il frammento contiene un brano della Vita sancti Ursi (secon– da redazione) con tre aggiunte di preposizioni o congiunzione (le segnaliamo in corsivo). La prima colonna del verso non si lascia deci– frare nemmeno con la luce di Wood, tuttavia, gli spazi e le poèhe let– tere rimaste si conciliano bene con il testo di SO 7 e SO 13. Poiché 578 O. ZANOLLI, Cartulaire de Saint-Ours, BAA, V, Aoste 1975, n. 602, pp. 290- 291;n. 607, pp. 298-299; n. 608, pp. 299-300. 579 G . FERRARIS, La pieve di S. Maria di Biandrate, Biandrate 1984, pp. 17-20, 371-373, 490-491. sso Non si tratta né del Sesia (Sicida) né del Cervo, ma di un piccolo corso d'ac– qua, attualmente chiamato Colatore Sesietta, che delimita il quartiere vercellese dell'Isola, l'antica Insula Scotorum, cf. C. BENEDETTO, L'irrigazione attorno alla città di Vercelli, in AA.VV ., Storie di canali e di mulini, Vercelli 1993, pp. 24-27. 581 O. ZANOLLI, Cartulaire cit, n. 632, pp. 354-355.
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