- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Storia e liturgia nel culto di S. Orso 361 Il cod. E.II.4, conservato presso la Biblioteca Nazionale di Torino è un messale di S. Orso. Nel Calendario (f. l v) porta: "sANCTI URSI CONFESSORIS . brigide virginis. LC. IX". Come in GS 71, abbiamo la differenziazione tra un confessore vescovo ed uno non vescovo. Il formulario In natale unius confessoris pontificis (f. 139') ripete il primo formulario del Commune unius confessoris di AH 7 (f. 180'), omettendo soltanto il prefazio. Il formulario In natale unius confessoris (f. 139v) ripete il secondo formulario del Commune unius confessoris di AH 7 (f. 180v), cambiando l'episto– la (Iustum deduxit dominus) e il communio (Domine quinque; cf. GS 71). A f. 140' inizia il formulario Missa in honore sancti illius cuius corpus in ecclesia requiescit. Anch'esso ripete il medesimo formula– rio di AH 7 (f. 181 '), mantenendo anche il verbo finale della prima orazione: "muniamur". R. Amiet confrontava E.II.4 con GS 4, affermando che GS 4 era leggermente più giovane di E .II.4. 595 Studiando lo sviluppo della liturgia ursina e dei titoli dati a s. Orso, crediamo che si debba invertire la precedenza cronologica dei due codici: infatti E.II.4 ha soltanto i formulari del comune, mentre GS 4 ha dei formulari propri per s. Orso; in E.II.4 Orso è ancora soltanto "confessore", come nella tradizione precedente, mentre in GS 4 Orso è "presbitero e confessore" come quasi sem– pre verrà definito nella seconda metà del XIV e in parte del XV secolo. Il LIBER ANNIVERSARIORUM della Cattedrale (BC 52) 596 scritto da Antonio di Billens, prevosto di Aosta, nel 1372, (f. 7') segnala ancora semplicemente la festa "Ursi confessoris". Il cod. BC 16, un messale portatile, di matrice ursina, copiato per la parrocchia di Nus (contiene le feste di s. Ilario e s. Barto– lomeo), reca la dicitura: "In festa beati Ursi presbyteri et confessoris" (f. 32'), nonché il formulario proprio di s. Orso. 595 R. AMI ET, Repertorium cit., t. II, MLEA, voi Il, p. 420. 596 O. ZANOLLI - L. COLLIARD, Les obituaires cit., p. 48.
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