- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Storia e liturgia nel culto di S. Orso 365 lodi, che sono complete, constatiamo che sono strutturate sulla base della Vita Sancti Ursi (tranne l'antifona al Benedictus, che ricorda la siccità, il ritrovamento delle reliquie e la conseguente pioggia), men– tre antifone e responsori del proprio di s. Orso a partire almeno dalla prima metà del XIV secolo (TR 374) prendono il loro materiale da altre fonti. Poiché non si possono pensare contemporanee, queste due ufficiature vanno pensate in successione, e probabilmente, anche se non sappiamo quando i ff. 1-2 sono stati rilegati con il resto del cod. GS 4, crediamo che essi abbiano preceduto TR 374. Un altro pro– blema è paleografìco, e riguarda particolarmente la notazione musi– cale: tra i codici valdostani ci pare che la somiglianza maggiore si trovi con GS 9, databile al XIV secolo. Il cod. GS 9, salterio-innario di S. Orso, porta alle calende di febbraio: "sancti ursi presbyteri et confessoris. IX lec. Brigide virgi– nis. com." (f. P). Una particolarità di questo calendario è che porta la festa solenne (con l'ottava: 18 - 25 ottobre) della dedicazione della chiesa di S. Lorenzo, che faceva funzione di parrocchia, gestita da un canonico di S. Orso. Nella sezione innica del codice si trova– no i "nuovi" inni propri di s. Orso (ff. 14P-142v), per i vespri (''Ave parer preelecte"), per il mattutino (''Corde iocundo et leta facie") e per le lodi ("Ynnum cantemus glorie"), i cui testi corrispondono esattamente a TO Varia 374 che ci accingiamo ad esaminare. Per trovare qualche notizia in più sulle reliquie di s. Orso bisogna prendere in esame il libro liturgico complementare al mes– sale, ovvero il breviario. Il breviario della Collegiata di S. Orso più antico che abbiamo è il cod. Varia 374, conservato presso la Biblioteca Reale di Torino. R. Amiet lo data alla prima metà del XIV secolo, 600 datazione che sarebbe congruente con il culto delle reliquie - cui fanno cenno le antifone rimate delle lodi - e con la successiva confezione del prezioso reliquiario nel 1359. In questi testi abbiamo l'apice creativo dei canonici della Collegiata; li ripor– tiamo per esteso. 600 R. AMIET, Repertorium, cit., t. Il, MLEA, vol. Il, p. 429.
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