- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Storia e liturgia nel culto di S. Orso 397 11), porta al l febbraio la festa "Sancti Ursi Confessoris", con il seguente formulario: INTROITUS: Os iusti. Psal. Noli emulari in malignantibus. V. Gloria patri. 0RATIO: Omnipotens, sempiterne Deus, cui gratiarum actio semper deberur. EPISTOLA: lustum deduxit Dominus (in communz). REsP. luravit Dominus. V. Dixit Dominus. ALLELUIA. V. lustus germinabir. TRACTUS: Desiderium anime eius. V. Quoniam pra::venisti. V. Posuisti super caput. EVANGELIUM: Vigilate quia nescitis (in communz). OFFERTORIUM: lnveni David.servum meum. SECRETA: Hostia saluraris, quam in beati confessoris tui Ursi solemnitate tibi humi– liter depra::cantes deferimus, et ab omnibus nos vitiorum liberet incentivis, et sem– piternis refìciat alimentis. Per Dominum nostrum. COMMUNIO: Domine quinque talenta. POSTCOMMUNIO: Sumpta sacrifìcia, qua::sumus Domine, ur penetralia cordis nostri sacris institutionibus informent, et intercedente beato Urso confessore ruo: sempi– terna tuitione confìrment. Osserviamo che l'introito, il responsorio, l'alleluia, il vange– lo e l'offertorio risalgono addirittura al Comune di un confessore del Messale di Brusson (AH 7, XI secolo). Il communio si trova nel Comune di un confessore del Messale di Courmayeur (GS 71, XIII secolo). Il tratto compariva nel Messale di S. Orso (GS 4, del 1391, del quale ricordiamo la facoltà di scegliere tra una celebra– zione più solenne e una meno solenne: i testi del 1617 derivano dall'opzione meno solenne. L'orazione colletta è quella dell'ora sesta nel Breviario di S. Orso (TR 374, XIV secolo). L'epistola è la medesima del Messale di S. Orso TN E.II.4, del XIV secolo, anche se il suo testo era già stato usato come introito in SB 2 (XIII secolo); si noti che nel Messale Romano del 1678 l'epistola lustum deduxit Dominus viene indicata nel comune di un martire non pontefice: applicarla a s. Orso, che martire non era conside– rato (salvo episodiche confusioni), denota una continuità di tra– dizione locale, non influenzata dalla prassi romana. Senza attesta– zioni precedenti - né augustane, né romane - rimangono le ora– zioni secreta e postcommunio, per cui ne abbiamo dato il testo completo.
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