- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

400 SECR. Laudis tibi. CoM. Beatus servus. POSTCOM. Refecti cibo. Paolo Papone - Viviana Vallet Notiamo che alcuni testi fanno in qualche modo parte della tradizione ursina (intr., or., lec., grad., evang., off., com.), mentre gli altri non hanno alcun legame con essa. Lappendice al Messale Romano pro Ecclesia Augustensi ex in– dulto apostolico die Il Iulii 1878, identica a quella del 1825 testé cita– ta, venne pubblicata a sé stante ad Aosta nel 1879 (GS Lit 152). 634 È rimasta in uso fino alla riforma seguita al Concilio Vaticano II, che del formulario storico ursino ha conservato soltanto l'orazione collet– ta Da aeternae consolationis Pater liberamente tradotta; 635 delle lettu– re, la prima è la tradizionale Unusquisque, ampliata (l Cor 3, 10-17) ad inglobare la citazione con cui s. Orso minaccia Ploceano ("Quicumque enim templum dei violaverit ut ait apostolus disperder illum deus"); anche le altre letture proposte prendono spunto dalla seconda redazione della Vita. 636 Conclusa questa disamina di testi liturgici, riconosciamo che, malgrado diversi spunti suggestivi, si tratta ancora di una fase preli– minare dello studio. La liturgia è un settore sensibile per la ricerca storica, tuttavia, va inserita con precisione nel suo contesto socio-cul– turale. Relativamente a S. Orso, questo lavoro è stato appena abboz– zato, ma confidiamo che possa ancora accendere lumi decisivi per la comprensione dei monumenti ursini. 634 Il Messale Romano stampato a Torino nel 1894 (Archivio parrocchiale di Charvensod, CP 1825) porra due appendici. Nella prima, "Miss.e propri.e Sanctorum in Ecclesia Augustensi celebrand.e", si ripetono le indicazioni già viste nei messali del 1825 e 1878. La seconda, "Miss.e Sanctorum ex Summorum Pontifìcum concessione in Archidicecesi Taurinensi celebrand.e", al l febbraio recita: "S. Ursi Episc. Conf. Missa Sacerdotes tui, de Communi Conf. Pont." (p. IO*). Abbiamo così la testimo– nianza che a Torino s. Orso veniva celebrato come vescovo, almeno alla fine del XIX secolo, come si trova in alcuni luoghi dove esiste il culto di s. Orso, ma indipendente– mente dalla presenza dei canonici di Aosta. 635 DIOCESI DI AOSTA, Liturgia dell'eucaristia nelle feste diocesane dei santi e in altre celebrazioni locali, Pinerolo 1977, pp. 33 sgg. 636 Gc 5, 7-9.13-20; Mt 6, 25-34; Mt 16, 1-4; Gv 6, 26-35.

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