- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

500 Daniela Vicquéry Attingendo al ciclo cristologico - che nei Sacri Monti è rappre– sentato, con intento dichiaratamente didattico, nei suoi eventi salien– ti a partire dall'Annunciazione- ad Aosta vengono privilegiati alcuni temi connessi alla nascita e all'infanzia di Cristo. Così nel registro inferiore tre scene affrescate raffigurano l'Annunciazione, la Natività e la Circoncisione. Il portale centrale è sovrastato da una lunetia con– tenente le figure degli Apostoli che, resi icasticamente con statue a grandezza naturale in terracotta policroma, assistono all'Assunzione della Vergine, modellata a mezzo tondo nell'imponente timpano sovrastante. Santa Maria Assunta- alla quale la Cattedrale è intitola– ta insieme con i santi Giovanni Battista e Grato - pare dunque costi– tuire il culmine dell'intero programma iconografico. Il grandioso sottarco è interamente affrescato con schiere di angeli musicanti ed adoranti, raffigurati su otto registri sovrappo– sti. Sospesi tra lembi di nubi, secondo un disegno simmetrico che alterna scene strumentali ad episodi vocali, alcuni di essi suonano strumenti musicali cinquecenteschi, quali la viola da gamba o il flauto diritto. L'analisi di questo concerto angelico, se da un lato evi– denzia alcune imprecisioni tecniche negli oggetti rappresentati, dall'altro consente di riconoscere nella rappresentazione pittorica le pratiche musicali tipiche del XVI secolo, caratterizzate dall'uti– lizzo di strumenti musicali molti dei quali subiranno, nei secoli suc– cessivi, una serie di modificazioni organologiche e timbriche, mentre altri cadranno in disuso o saranno impiegati in contesti strumentali differenti. 10 Completano la decorazione cinquecentesca, sui portali laterali e sulle finte finestre, quattro lunette con figure a mezzobusto ed i busti clipeati, sorretti da angeli, di san Giovanni Battista, san Grato e san Giocondo. Non si conosce l'esatta iconografia dei quattro per– sonaggi raffigurati a mezzobusto: si tratta presumibilmente di pro– feti, ma i particolari copricapi che li contraddistinguono - un tur– bante, un cappello a cilindro, un.o con paraorecchie ed uno simile al balzo del XIV secolo - e i tratti fisiognomici potrebbero far pensare alla volontà di caratterizzare personaggi precisi, allo stato attuale 10 E. LAGNIER, Iconografia musicale in Valle d'Aosta, Roma, Edizioni Torre d'Orfeo, 1988, p. 36.

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