- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

La facciata della Cattedrale di Aosta 505 Sarebbe a questo punto auspicabile operare un ulteriore appro– fondimento critico dell'opera, riportata finalmente al suo antico splendore dal recente restauro, dell'anonimo maestro della facciata della Cattedrale di Aosta, volgendo eventualmente l'attenzione anche verso l'area del biellese, che potrebbe forse riservare interessanti spun– ti di riflessione. :LINTERVENTO DI RESTAURO Il restauro della facciata della Cattedrale di Aosta, avviato nel set– tembre 1994, si è concluso nell'ottobre 1997. Tale periodo può esse– re schematicamente suddiviso in tre fasi della durata di circa un anno, coincidenti con le indagini preliminari, i tempi necessari per l'esple– tamento delle pratiche burocratiche e l'intervento di restauro vero e propno. :Lallestimento del ponteggio ha consentito un'accurata docu– mentazione grafica e fotografica, che si è svolta parallelamente all'a– nalisi diagnostica. 2 1 Le indagini analitiche condotte in parallelo allo studio dei materiali e delle situazioni di degrado hanno consentito di individuare una corretta metodologia di intervento e di meglio comprendere le vicende storiche dell'edificio, precedentemente note attraverso le fonti storiche e archivistiche. La fase diagnostica ha costituito la base di riferimento indispensabile sia per le esigen– ze tecniche e scientifiche, sia per il rispetto della normativa di legge degli appalti pubblici, permettendo di predisporre un progetto di intervento dettagliato. Espletate le pratiche burocratiche, nell'ago– sto 1996 ha avuto inizio l'intervento di restauro, 22 cui ha fatto seguito l'installazione sia dell' impianto elettrostatico di allontana– mento dei piccioni sia di un'appropriata illuminazione del monu– mento restaurato. La notevole ricchezza della policromia originaria, celata per 21 Le analisi diagnostiche sono state condotte dal Laboratorio regionale di analisi, diretto dal dott. Lorenzo Appolonia. 22 I lavori di restauro sono stati condotti dalla Ditta Edilrestauri di Vicenza, con l'assistenza della restauratrice Diana Costantini.