- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

562 Roberto Berrolin Il 10 febbraio di quell'anno Moruello, nell'evidente intento di estinguere prestiti nel frattempo contratti, donò ad Ebalo di Challant sua propria voluntate, non coactus (!): tre parti del castello di Arnad, 39 con antistante fondo, ed il pieno e diretto dominio sui suoi diritti di banno, giustizia e pedaggi, da Donnas fino al torrente Evançon, rendite e uomini compresi, coman– dando a questi ultimi che da allora in poi rispondessero al detto Ebalo; tutte le decime, rendite e possessi a lui pertinenti in Arnad, com– presa la località di Echallod; i feudi che tenevano Borianus de Galopino e Guioninus de Riali de Donacio. 40 Rimasero esclusi dalla donazione solamente i diritti dei feudatari, quelli della moglie dello stesso Moruello ed i beni già oggetto di lasci– ti al monastero di Saint-Gilles di Verrès. È interessante notare come per Moruello il pressante bisogno di denaro sia stato accompagnato dall'ansia di garantirsi il perdo– no dei peccati ed il riposo dell'anima attraverso donazioni alla Chiesa ed ai suoi servitori, quasi che il suo stile di vita non fosse dei più edificanti: 41 lo vediamo così, nell'agosto del 1277, prima donare all'altare di Santa Maria di Verrès, per il quotidiano allesti– mento delle candele, le decime in pane e vino del Clos de Barme di Arnad, poi legare alla sacrestia di Saint-Gilles, al fine di essere 39 All'epoca erano probabilmente già defunti i fratelli Pietro e Vuillenco, i beni dei quali potrebbero essere stati goduti, per diritto o per arrogazione, da Moruello; ciò spie– gherebbe perché quest'ultimo ha potuto disporre dei tre quarti del castello. La parte rima– nente apparteneva evidentemente ad Anselmo o ai suoi eredi. I tre quarti sono da inten– dersi riferiti alla metà del'edificio, ovvero quella infeudata ai de Arnado nel 1239, poiché la metà rimanente era in quel periodo ancora in mano ai signori di Pont-Saint-Martin. 40 AHR., Fonds Challant, 20/I/7. Moruello possedeva a Donnas, tra l'altro, dei beni alla Serva, confinanti con quelli di Humberthon de Amalia, AHR. Fonds Vallaise 120/II/1. 41 Tuttavia, considerando che anche le istituzioni ecclesiastiche non disdegnavano i guadagni realizzabili attraverso il prestito di denaro, dietro le donazioni motivate con le formule "pro remedio anime sue" ecc. potrebbero semplicemente nascondersi cessio– ni di beni o diritti ipotecati.

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