- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

568 Roberto Bertolin ro i rapporti tra Arnado e Bard non ci è dato sapere; certo è una coin– cidenza singolare il fatto che Ebrardo, marito di Talde de Arnado, definito signore e chiamato de Arnacio come i suoi cognati, quasi fosse consignore della località, avesse lo stesso nome di quell'Evrardo di Bard che, nel 1100, assistette alla donazione di vari diritti alla chiesa di Chambave da parte del conte Umberto II di Savoia. 55 Ruffìno de Arnado fu in ogni caso privo del castello, almeno nei primi anni del Duecento. 56 Con il fortilizio in mano altrui egli, qua– lora non risiedesse stabilmente ad Ivrea o non condividesse con i Vallaise la torre di Ville, dovette accontentarsi di un'altra dimora, forse quella stessa domus nella quale i suoi figli redassero, alcuni decenni più tardi, vari atti. La situazione mutò per lui nel 1239. In quel periodo una nuova guerra era scoppiata tra il bellicoso Ugo di Bard ed i signori di Vallaise e, naturalmente, le tensioni favo– rirono la nascita, o il consolidamento, di alleanze militari. Il 28 aprile 1239 Arducio Senex di Vallaise ed i suoi figli Gu– glielmo e Giacomino ottennero l'appoggio di Boso, visconte di Ao– sta: il trattato impegnava le parti ed i loro soggetti ad aiutarsi e soste– nersi a vicenda nel combattere Ugo e suo figlio Marco, senza tregua né pace. Il 26 maggio dello stesso anno Guglielmo di Bard ed il suo omo– nimo nipote si allearono con Ruffìno di Arnad ed i suoi figli Vuil– lenco, cavaliere, Moruello, Pietro e Anselmo. so, i due fratelli, non riuscendo a prevalere l'uno sull'altro, giunsero finalmente ad un accordo. Il 19 giugno 1214, nella chiesa di Donnas, conclusero un trattato di pace che assegnò ad Ugo il castello di Bard e la torre di Aviès, ed a Guglielmo, tra l'altro, i castel– li di Pont-Saint-Martin ed Arnad, con le rispettive terre. (AHR., Fonds Sarriod de La Tour, Section Académie Saint-Anselme, Cart. l, doc. l, n. lO). Si vedano a proposito, R. Nicco, Pont-Saint-Martin, cit., pp. 36-37. 55 P. FELIX TISSERAND - L. COLLIARD, Le Prieuré, I'Eglise et la Paroisse de Cham– bave, Aoste, 1981, pp. 205 - 206. 56 La presenza in Valle d'Aosta di signori che, seppur privi di un castello vero e proprio, godevano della parità non era un fatto eccezionale. Si veda A. LANGE, op. cit., pp. XXXVII-XXXVIII

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