- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

572 Roberto Bertolin Il reperimento di uno sconosciuto e fondamentale documento ha aggiunto un altro prezioso tassello alla questione in esame. Il 9 mag– gio 1195, in Valexia, in sala domini, Petrus et Arducio jìlii condam Arditionis de Arnado et Hemericus filius condam Ardrici ricevettero Giordano e Leone, villici di Andorno, ç:he, agendo a nome loro e del– la comunità di appartenenza, domandarono ai citati signori di pro– teggere i loro beni, il bestiame, i raccolti ed i pascoli e di continuare a vegliare su tutti gli uomini che con loro soggiornavano negli alpeg– gi di Andorno, sugli uomini del signore Eridone di Mongrando e su quelli di Biella, riconoscendo per questo 12 libbre di pepe ogni anno. 68 Il documento parrebbe costituire la prova che le famiglie nobili de Arnado e de Vallexia hanno avuto una comune origine, come il prof. Zanolli, autore dell'importante scoperta, ebbe ad affermare. Innanzi tutto Pietro e Arduzzo, figli del fu Arduzzone de Arnado, e Emerico, figlio del fu Ardrico, agirono a Perloz, in sala domini, in uno dei tradizionali centri giurisdizionali dei Vallaise; i procuratori di Andorno, poi, dichiararono di dover loro annualmente 12 libbre di pepe, un tributo che si trova citato in diversi altri documenti del fondo Vallaise del secoli successivi; infine, dall'esame della genealogia dei signori di Vallaise si può osservare come Arduzzo e Pietro, figli di Arduzzone de Arnado possano verosimilmente essere i fratelli Arduzzone Senex e Pietro, che fin qui costituivano la prima genera– zione nota dei signori di Vallaise, e come Emerico figlio di Ardrico possa essere lo stesso Emerico in precedenza primo membro cono– sciuto del ramo Vallaise/Hérères. È pur vero che il citato Arduzzone de Arnado poteva essere più semplicemente un membro di un'altra famiglia nobile residente sì abitualmente ad Arnad, magari in qualità di consignore, ma privo 68 Trattasi della copia di un documento contenuto nel minutario di Vercellinus de Vallexia (A.N.A., tappa Donnas). Il notaio Vercellinus 1'8 maggio 1334, a Perloz, diede copia di un atto integro del 9 maggio 1195, redatto in Valexia, zn sala domini dal notaio Teobaldus. Vedasi O. ZANOLLI, Inventaire des archives des Vallaise, Bibliothèque de l'Archivum Augustanum (BAA.) XVIII, Aoste 1985, pp. XIII-XV.

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