- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

I "De Arnado': signori di Arnad 573 di ogni legame parentale con i de Arnado; 69 si potrebbe supporre, ancora, che i rapporti tra le famiglie non si estendessero al di là delle ordinarie alleanze matrimoniali o che i tributi di pepe dovuti ai Vallaise fossero la conseguenza del passaggio di potere da un nucleo famigliare all'altro, senza necessariamente presumere vincoli di sangue. 70 Sono opportune, però, alcune considerazioni sulla presenza della famiglia Vallaise nel panorama medioevale valdostano. Innanzi tutto va rilevato che nessun documento del XII se– colo, tra quelli noti, cita la famiglia in questione: i suoi membri non compaiono nel divieto di spoglio del 1147, che pure elenca il fiore della nobiltà valdostana, non sono menzionati nelle varie let– tere di salvaguardia del conte di Savoia della seconda metà del secolo né vengono elencati tra i barones delle franchigie di Tom– maso I. 71 69 Negli ultimi decenni del XII secolo viveva anche un Arducione di Bard, avvo– cato del vescovo, la cui famiglia vantava forti interessi ad Arnad. 70 Per quanto riguarda le alleanze matrimoniali si segnala che nella zona, nel1160, viveva un Arducio, marito di Doneta che, guarda caso, aveva lo stesso nome di una pro– babile sorella di Raimondo de Arnado. BGSA., Fonds Gal-Due, carton XXXVI, n. 8, Notices disparates. . . ci t: 1160, feria III mense januario regnante Friderico imperato r. Arducio donat ecclesia Sancti Egidi et Amedeo preposito et aliis servitoribus eiusdem ecclesia, illud quod ipse habet et ipsi accidit et accidere debet in alodio quod Godefridus et Orgerium fratres eius habue– runt in Floyrano uterunque sit ibi cultum et incultum. Hoc donum focit pro anima sua et pro animabus antecesorum suorum. Brunichildis mater Arducii et Benedicta que vocatur Doneta, uxor eius, et infontes eorum hanc donationem laudant per manum Arducii eorum advocati. Stephanus cancellarius scripsit in Augusta civitate coram pluribus ante ecclesiam Sancte Marie et Sanctis ]oannis. 71 È da ritenersi errata la datazione al 1124 del documento pubblicato in H.P.M., Chartarum, II, c. 210, nel quale dominus Arducio de Vàllesia, alla presenza di dominus Rodulphus, donò al convento di St.-Gilles di Verrès un terreno situato in Chevrères. Considerato che attorno all'anno citato l'utilizzo del titolo di dominus nei documenti è rarissimo e che nei primi anni del Duecento agivano i signori Arducio di Vallaise e Rodolfo di Verrès, il documento va realisticamenre postdatato di circa un secolo. Oltrerutto l'atto in questione non è pervenuto in originale ma trascritto nel citato BGSA., Fonds Gal-Due, carton XXXVI, n. 8, Notices disparates . . . cit. Vedasi anche O. BORETIAZ, Una dinastia minore.. . cit., pp. 28, 37.

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