- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Una pagina di storia vaidostana 601 per motivi l'antichità del proprio feudo, i titoli di nobilità, i privilegi di cui godevano. Queste dispute ridicole si protraevano talvolta a lungo e non venivano mai definitivamente risolte: interrotte col fini– re di un'adunanza, ricominciavano colla successiva convocazione. «Raccontansi usi singolari di quelle adunanze, fra gli altri quello che essendo contestato il diritto di primo seggio nell'ordine dei nobili tra le due famiglie principalissime dei Valleise e dei Challant, per modo di transazione si praticava che chi dell'una o dell'altra di tali famiglie giungesse il primo, prendesse il primo seggio, e l'altro che veniva dopo avesse il diritto di sederglisi sulle ginocchia». 8 Signori, Già dissi che il periodo più glorioso dei Tre Stati del Ducato d'Aosta è quello che va dal 1536 al1560. Durante questo periodo di tempo essi dimostrarono energia grandissima, grandissimo senno nel reggimento della pubblica cosa. Tale saggia amministrazione fece sì che la Valle rimanesse libera dall'oppressione straniera sotto cui gemeva il rimanente Piemonte e si conservasse fedele alla monarchia sabauda ed alla chiesa cattolica. I..:operosità dei Tre Stati emergerà meglio dal racconto dei fatti e quindi, anche per maggior chiarezza, è necessario procedere seguendo in certa guisa un ordine cronologico. Col 1536 incomincia pel Piemonte un longo periodo di sventu– re; esso vede il suo sovrano sbalzato dal trono e costretto a fuggire dinanzi alle armi straniere e il popolo da queste ridotto quasi a schia– vitù. In pochi tratti il Carutti dipinge questi funesti avvenimenti. «Nello spazio di tre mesi, scrive egli, andò perduto il dominio elveti– co, il ducato savoiardo e buona parte del principato del Piemonte. Nessun magnanimo fatto illustra tanta caduta; il principe niun buon argomento di guerra fece, nulla tentò che a virile animo s'apparte– nesse; i popoli a nessun sacrifizio chiamati piegarono il collo alla schiavitù straniera che durò ventitre anni. Fecero onorata eccezione alla comune bassezza gli abitanti della Tarantasia che contrastarono il varco ai Francesi, Val d'Aosta che chiuse le inviolate sue balze e stet- 8 Sclopis: «Dagli Stati Generali etc.>> op. cit. p. 395.
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