- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

606 Victor Frutaz Intanto più fiera si riaccendeva la lotta in Piemonte tra Francesi e imperiali. In presenza dei nuovi avvenimenti anche il Duca temeva non gli venisse tolto l'ultimo lembo di terra che gli si conservava fede– le e nell'aprile del 1541 con lettere da Inspruck faceva istanza presso i Tre Stati affinché fortificassero Aosta. Il pericolo era imminente e nonché dalle soldatesche nemiche il Ducato era minacciato dalla peste che allora infieriva specialmente in Germania. Per preservarsi da questo ultimo male si deliberò di far custodire i passi che dànno adito alla Valle impedendo a chiunque provvenisse dai paesi infetti di pene– trarvi. Contro poi all'invasione del nemico si rinnovarono gli ordini già dati in proposito, provvedendo alla compilazione dei ruoli militari, all'armamento di dodici compagnie già formate, alla fabbricazione di polvere e di nuove armi, alla nomina di speciali commissari: per la provvista dei viveri e la condotta delle milizie locali, alloro concen– tramento in Verrès, Aosta e Morgex. «Tre colonnelli valdostani rice– vettero il comando di quelle divisioni territoriali: il barone di Valleise, il Sig. Gabriele Sarriod de la Tour ed il gentiluomo Francesco Vaudan. Questa milizia, la perizia ed il valore dei capi, e soprattutto l'atti– vità, l'energia, la politica degli Stati riuscirono a mantenere gloriosa– mente alto lo scudo sabaudo atterrato in tutti gli altri Stati. Emanuele Filiberto, nel suo ritorno in Piemonte dopo la guerra delle Fiandre (gloriosa campagna che ebbe termine colla brillante vittoria di San . Quintino), ricompensò degnamente la devozione di questo Ducato, della vecchia città di Aosta sempre fedele, ferma, costante e forte. Nel 1569 egli passò in rivista le valorose milizie che avevano salvato la più preziosa gemma del suo diadema, e, meravigliato dell'ottimo conte– gno, della disciplina, dell'abilità dei militi, li colmò di elogi e di favori». 14 Anima di tutte questa dleiberazioni era il maresciallo de Challant, che, per maggiormente eccitare gli animi, non tralasciava mai di met– tere dinanzi agli occhi il triste e miserando stato dei paesi vicini 14 T. Tibaldi: «La Vallée d'Aoste au moyen age et à la renaissance» p. 78 - Sui pri– vilegi speciali concessi da Em. Filiberto alle milizie aostane v. il suo editto del 24 gen– naio 1566 contenuto in un ms. del Tillier della biblioteca reale di Torino.

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