- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Una pagina di storia valdostana 613 modificazione progressiva e legale anziché un antagonismo preciso e urtante. - Nelle provincie italiane viveva una tradizione solenne, quella di libertà romana che mai non reputassi estinta e sorse con più o meno di forza a promuovere ed a rinvigorire tutte le proteste che si facevano contro le esorbitanze dei principi, tutti i passi che si muo– vevano verso le larghe istituzioni e le popolari franchigie». 20 Questo ·sentimento di libertà è in ispecie fortemente sentito dalle popolazio– ni di montagna, le quali, per dirla con Dante, sempre tengono un po' del monte e del macigno, e resistendo con fierezza, cedono difficil– mente alle innovazioni che fra esse voglionsi introdurre. Il 10 ottobre 1754 il conte De Gregori, generale di finanza, parlando di Aosta, scriveva con una specie di scoramento alla Segreteria di Stato interno: «... già V E. sa che in quel paese quando si propone qualcosa che si scosta dal costume le difficoltà sono insormontabili». 21 Per la straor– dinaria azione che l'ambiente fisico esercita sugli spiriti, ben possia– mo asserire che la stessa natura alpestre che li circonda ispira ai mon– tanari questi sentimenti d'indipendenza. Tommaso Erskine May nota come l'influenza delle montagne sul carattere d'un popolo possa ovunque venir riconosciuta. «Nei climi torridi l'elevazione d'una montagna sottrae gli abitanti a quelle condizioni che circondano gli abitanti delle pianure. Il clima stesso è più temperato; il suolo meno fertile, le difficoltà della sussistenza più grandi, moltiplicati gli osta– coli ad un numero veramente straordinario e la durezza della vita di montagna procura agli abitanti fortezza, coraggio ed una grande indi– pendenza. Conseguentemente le tribù di montagna hanno le qualità necessarie per.la libertà. Nei climi temperati i caratteri della vita dei montanari son ben noti. Gli uomini sono coraggiosi, forti, indu– striosi e frugali. La loro industria può difficilemnte sollevarli più in su dei contadini. Essi sono allontanati dalle civili influenze del modo esteriore, hanno scarsa coltura, sono forse di mente piccola e rigoro– si osservatori della loro fede, non vi sarà progresso nella società da essi formata, ma la loro maschia indipendenza allontana l'oppressione e nutre un indomito amore di libertà. Linfluenza di tali qualità fisiche e morali nel perpetuare la libertà politica di una razza montanara 20 Sclopis nelle «Memorie della R. Accademia delle Scienze di Torino, anno 1852>>. 21 Ms. dell'Archivio dello Stato di Torino. Aosta addiz. 3 n. 4.
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