- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

616 Victor Frutaz to». Ed inoltre quanta vita, quanta libertà, quanta indipendenza nel popolo! «Quel periodico commuoversi di tutta una intiera popolazione che sospende i proprii negozi cotidiani per dedicarsi alla disamina del pubblico interesse; quel costituirsi, ordinarsi e combattersi reciproco dei diversi partiti sotto i rispettivi capi-popolo, a faccia alta, senza lasciarsi sedurre dalle moine, né spaventare dai rabbt.iffi dei gover– nanti; quell'assemblea dei Tre Stati al cui cospetto ili ministro del principe rendeva conto della condizione e dei bisogni dello Stato, e che discute e risolve motivando i suoi voti dinanzi ad un popolo che numeroso s'accalca nell'aula delle adunanze, e vi si appassiona talvol– ta sino al tumulto; questo cozzo o concorso di forze e di elementi diversi davano, diciamo, alle stesse campagne un aspetto di vita e di attività che arieggiava da vicino il fare di un libero paese, e infonde– vano negli animi un sentimento d'indipendenza ed un'abitudine di ciascuno di valutarsi per qualcosa e di farsi valutare da altrui, uno spi– rito pubblico insomma che, col tempo, avrebbe potuto esser scuola, avviamento e base di più ampie libertà tanto più care _e durature, quanto che ci sarebbero state indigene e connaturali» (Perrero). Signori, Legregio mio collega del nil sub sole novi 24 vi rimandava allo stu– dio della classicità antica come per farne la base della coltura lettera– ria e di quella soda educazione in cui l'amore delle lettere si congiun– ge al culto della patria. Io credo che senza ricorrere al faticoso studio del greco e del latino possiamo trovare più vicino a noi qualcosa di sodo da imitare, ed è quel carattere adamantino, quella fede, quella costanza, quell'amore alla propria indipendenza, quella sede di libertà, quella fedeltà al principe che resero illustri i hostri padri e procurarono al Ducato innumerevoli benefizi ed alla città il glorioso nome di Aosta la Pulcella. 24 V. la conferenza del prof. Nottola intitolata: «Nil sub sole novi>>