- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Bibliographie 623 modo tale che le due parti si com– pletano a vicenda, e l'una postula necessariamente l'altra. Praticamente ci si trova di fronte ad un vera e pro– pria "crestomazia'' (mi si passi il ter– mine dal significato più propria– mente letterario) che dalla carta delle franchigie del 1191, attraverso l"'intramontanisme" di un Mons. Bailly o di un De Tillier e il concet– to di "nationalité valdotaine", 10 giunge allo Statuto speciale del 26 febbraio 1948. Un arco di tempo di circa otto secoli, in cui sono presen– tati, con metodologia impeccabile, i testi essenziali del particolarismo val– dostano nei suoi diversi aspetti. Non vi è chi non veda l'impor– tanza fondamentale che questa rac– colta assume, specie nel caso dei documenti inediti, per uno studio serio e scientificamente fondato della storia valdostana. Non è poi da sottovalutare l'aspetto eminente– mente pratico di detta compilazio- LIN COLLIARD, MARIE-ROSE COL– LIARD, MARIA GRAZIA VACCHINA, Saint Martin et la Vallée d'Aoste, Imprimerie E. Due, Aoste, 1997 Le 11 novembre l'Eglise catho– lique fete Saint Martin de Tours, l' apotre des campagnes gauloises et dont le culte est très répandu en Vallée d'Aoste. Mgr Due, dans san ' 0 Vedasi, ad esempio, Feuille d'Annon– ces d'Aoste, 30 avril 1849 e Feuille d'Aoste, ne; facile, comodo ed affidabile strumento di consultazione per gli studiosi e anche per chi, semplice– mente, desideri approfondire la conoscenza delle vicende storiche del Paese natio o di adozione. Questa dotta fatica del nostro storico merita, a mio modo di vede– re, plauso e riconoscenza per avere egli saputo indicare con schiettezza, al di fuori di schematizzazioni pre– concette, i momenti "forti" dell'au– tonomismo valdostano e al tempo stesso le sue contraddizioni, le sue debolezze, i suoi limiti. "Esiste tra noi - scrive il Nicco nella conclu– sione - una sparuta ma caparbia minoranza che cerca, senza indulge– re a risposte precostituite, di opera– re con quello spirito critico che solo può consentire di penetrare nella complessità della vicenda storica''. Come non essere in ciò intera– mente consenzienti con l'autore? Lino COLLIARD Histoire de l'Eglise d'Aoste affìrme que ce saint fut, avant saint Grat, "le patron primitif du diocèse". Quoique cette affìrmation ne trouve aucune trace dans l'hisrorio– graphie précédente, il est cependant prouvé que le culte de ce saint de– puis des temps très anciens a été répandu en Vallée d'Aoste. De nos nn. 11-18 (1869).
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