- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

632 Bibliographie Lamico Orlandoni - bontà sua - ha voluto, scherzosamente, ricor– dare nella sua Introduzione, la mia prima visita a Cly, quel lontano 11 agosto 1948! Ma v'è qualcosa di ben più curioso e pertinente, per ciò che concerne il fascino quasi magico che emana dall'antico maniero. Cediamo la parola al canonico F.-G. Frutaz che così descrive nelle Notes citate il suo primo approccio con Cly, all'età di sette anni. "Dans mon enfonce, pendant !es vendanges de 1866, je m'évadai de la maison et je fis une escapade au cha– teau de Cly. Cette étrange et colossale demeure, dont je ne connaissais ni la destination ni l'histoire et qu'on disait peuplée de sorciers et dames en peine, me laissa une impression de ftayeur. Un vieillard, écho d'une tradition lointaine, m'expliqua que ce chateau avait été bati par un seigneur qui maltraitait ses sujets". Tanti anni dopo, la stessa ro– mantica rovina affascinava l'animo nobile e sensibile del conte Carlo Passerin d'Entrèves, che scriveva: Mgr ]OSEPH-AUGUSTE Due, His– toire de l'Eglise d'Aoste, rome 9 La Librairie Valdotaine vient de 2 C. PASSERIN o'ENTRÈVES, Sette secoli di storia valdostana, Torino 1961, p. 203. 3 Ricengo verosimile l'opinione del De Tillier secondo cui il carella sarebbe sraro smanrellaro verso la merà del Seicemo, cioè quando Pierre-Philiberr Roncas "faceva co– srruire l'omonimo palazzo nel borgo di ':Avevamo da poco iniziata la sali– ta, quando Cly ci apparve ad un tratto fta uno squarcio di nebbie, come un castello di sogno. Sembrava una visione da saga nordica, campato lassù in aria come se fosse costruito sulle nuvole. .. '? Tutto è stato detto su Cly ed il suo castello? Penso proprio di no. 3 La storia è un fenomeno dina– mico, suscettibile sempre di ulterio– ri puntualizzazioni, frutto di nuove ricerche e ritrovamenti. Comunque sia, diamo volentie– ri atto che questo lavoro costituisce a tutt'oggi quanto di meglio è stato realizzato al riguardo. Concludendo, mi sia consenti– to, nella mia qualità di presidente d'onore dell'Accademia di Sant'An– selmo, di congratularmi con i due autori che del nostro ormai più che secolare Sodalizio sono membri assidui ed apprezzati. La loro dotta fatica ridonda pertanto anche sulla nostra Accademia, che della cultura valdostana è sempre stata larga pro– motrice e vigile sentinella. Lino COLLIARD rééditer le neuvième rome de l'His– toire de l'Eglise d'Aoste de Monsei– gneur Due, s'ajoutant aux huit Chambave" (cf. infra p. 25). Ne è una ripro– va l'asporrazione, avvenura imorno al 1950, dello splendido camino decoraro delle armi di Savoia e di Challam che occupava quasi per imiero la parere oriemale del salone sud-ovesr del palazzo o casa Rey. Con ogni probabilirà derro camino proveniva dal casrello di Cly.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=