- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Bibliographie 641 innanzitutto di fondare la propria indagine su solide basi storiche con– cernenti i periodi medievale e moderno, per passare poi alla disa– mina del regime della proprietà fon– diaria e del sistema di economia autarchica che hanno costituito i capisaldi della vita quotidiana dei Champorchereins: villaggi, colture, alimentazione, boschi, miniere, via– bilità, catastrofi naturali . . . Questa premessa porta natural– mente ad affrontare il problema demografico ed umano in tutti i suoi aspetti: famiglia, abitazione, evoluzione della popolazione e della mentalità, istruzione... Utili e preziosi al riguardo i gra– fici e le illustrazioni. Vita durissima, d'un eroismo che non si rende mai palese, gran– dioso nella sua semplicità. Un modo di vivere che si è tramandato nei secoli, che è rimasto immutato sino a tempi a noi relativamente vicini e che Fausta Baudin riesce a far rivivere, con tocchi magici e talora commoventi, immedesiman– dosi, con una forza d'introspezione davvero notevole, nelle fonti docu– mentarie storicamente ineccepibili e scientificamente fondate. Non mancano le curiosità: la piaga antica dei prestasoldi, termine con il quale si suole designare l'usu– raio, eufemisticamente qualificato negli antichi documenti come "prud'homme"; le "femmes dévian– tes" ovvero ladruncole o supposte streghe, e, visto che siamo in argo– mento, gli innumerevoli "secrets", formule magiche o di medicina empirica molto in voga, ancora all'i– nizio di questo secolo, in tutta la valle di Champorcher. Nessuno meglio di Fausta Bau– din, data la sua specifica competen– za in materia, poteva delinearci un quadro più completo ed esatto della toponimia della vallata, arricchito di preziose indicazioni relative all'antroponimia locale tra Quattro– cento e Settecento. Ne è testimo– nianza l'interessantissimo capitolo su i "Notai a Champorcher", una professione particolarmente ambita e di grande rilevanza nella Valle d'Aosta "ancien régime". L'ultima parte del volume è dedicata alle istituzioni ecclesiasti– che (parrocchia, cappelle, confrater– nite, devozioni, personaggi vari .. .), un argomento debitamente trattato, ma considerato nei suoi aspetti este– riori e popolari più che nella dimen– sione propriamente spirituale. Mi siano a questo punto con– sentite alcune considerazioni d'in– dole generale. Uno dei pregi del volume in questione è la straordinaria capacità di sintesi che l'autrice ha dimostra– to di possedere, trattando di una materia tanto vasta ed eterogenea; una sintesi che non è andata affatto a scapito della completezza. Già si è accennato alla serietà ed all'impegno del lavoro della Baudin;
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