- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

88 Saverio Favre Che stimavano meno Dio che li denari Non più la dei e dei mormoratori Dei sensuali e dei invidiosi Dei vendicatori e dei golosi Né anche dei negligenti e dei biliosi Perché il Paradiso è sol fatto Per quelli che fuggirono il peccato Ditele voi o Giudice eterno Se ai peccatori non spetta l'inferno Cristo Questo è il voler del mio padre Questo è pur il mio o amabilissima madre Ma sarebbero troppo fortunati Li peccatori se i loro peccati Ma fossero prima a tutti publicati Per qualunque titolo di ragione E dover che siano in questo mondo Colmi d'ogni maggior confusione Prima d'andar nell'abisso profondo Per confonder or dunque gli ingrati Che qui si portano tutti i libri dei misfatti Demonio lo Ecco Signor i libri d'ogni colpa Che non ammetano alcuna discolpa Cavati dal archivo infernale Il presentiam il vostro tribunale Cristo Presentateli al Arcangelo Michaele Quindi alla presenza di Raffaele Del mondo tutti e dei Tutelari Voglio che si pesino i beni e mali Michaele Oh quanto pesanti sono li peccati Che han comesso tanti ingrati Essendo i ben !or di niun valore O come resto pien di stupore Demonio 1° Se la vostra Maestà ci concede Diremo ogni cosa senza mercede Siam noi di buone teste

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