- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
110 Saverio Favre Donna Oih me che mi crepa il cuore, figlio caro, cosi mi lasci in questo pianto amaro ne potendo seguirti a passo lento dovrò abbandonarti, oh che tormento. Figlia Cara madre deh non tanto affligerti il vostro cuore altrimenti perderete ancor voi la vita, che giova al fratello vostro dice al ciel se dal piangere ne sor– tisse la sorte di restituir in vita chi da morte fu tolto anche io pur amor pian– gerei oltre il sorpirar di cuore. Donna Oh che mio figlio alla tomba si porta, giacché di lui son priva, fossi morta. (Capitano ha la donna per mano la conduce all'Anticristo). Anticristo E come vostro figlio è morto tanto disprezarvi fate torto (uscire una donna). Capitano Ecco o donna disperata e d'ogni sua speranza defraudata: era madre di un sol figlio ed è morto, niente sa trovare per lei di conforto. Anticristo Consolati o donna che io son Dio e credendo esser tutto m poter mio vedrai ritornare in vita il tuo figlio. Donna II mio figlio in vita! Ah me vi prego di mette la mano a si bella impresa che stento, patisco e muoio, il portento non vedo che da voi mi rendi il cuor contento. Anticristo Voglio consolarti o donna, son Dio, il credi. Donna II credo. Anticristo Alzati pur lieta in piedi e andate a dir a quella gente che vi portino il corpo fetente al tocco di mio scetro: alza il capo, o morto, resuscita a far testimonio della mia possanza, anzi levati in piedi che senza rimedi in vita sei tornato (rivolto a Simeone) Che dici, o menticato, se tanto e più posso io, credi or tu dunque che io sia Dio. Simeone Non lo credo giammai. Anticristo Ma se io non fosse Dio come sarebbe risorto il morto.
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