- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
118 Saverio Favre Giovanni Sfoga pur la tua bile o non mal nato ma sappi che non andrà gran fatto che sarà punito ogni tuo misfatto (via i profeti con gli sbim). Allegri compagni, l'a– mata croce andiamo a bacciarla con piena voce. Scena ottava ANTECRISTO, NAUTA, POPOLO E POI ST. MICHELE Antecristo Uomini e donne siatemi fedeli che fugirete la ria sorte di quelli che son tra– scinati da crudel persecutori al giusto suplizio dei malfattori: (segue al popolo spaventato) ma che vuoi dire che tanto spaventati vi leggo? Ci son forse uomi– ni armati che senza ritegno vengono per impedire il nostro sdegno: (fingono di fuggire) fermatevi, fermatevi e nulla temete che da tutti i mali immuni sarete perché basta la mia presenza per atterrir ogni altra potenza. Nauta Oh fratelli dove mai fuggiremo, qual scampo sigur trovar potremo, presto preso andiamo presto, su fugiamo che già sian presi se ancor qui si fermiamo (via tutti resta sol l'Anticristo). St. Michele Dove sei, dove sei o scelerato mostro d'inferno che d'esser figlio del padre– terno, col dardo tanto ti sei vantato. Adesso è il tempo di mostrare il tuo vanto e fati veder di chi nulla hai timore. Ecco come già tiene il vil codardo alla sola vista di questo dardo. Anticristo Ohimè che son perduto, che error (trema), che spavento, tutto aghiaciato mi sento, il fiero sguardo m'atterra e mi ferisce più che un dardo acuto. St. Michele Il sangue che versaste dalle vene di tanti in odio della fede contro di te ven– detta chiede, l'ira di Dio onnipotente vuoi di te far in questo istante un orren– do scempio. Anticristo Quell'odio, quell'ira d'un Dio sdegnato strenuo error per me spietato si sol basta per farmi morir. St. Michele Or dunque superbo traditor di reali mentite getta dall'infame capa la Coro– na e dalle sanguinarie man il sceltro (getta la corona e il scetro a terra).
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