- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

Il passaggio di Napoleone in Vttl d'Aosta 15 dimostrazione il fatto che Napoleone fa intravvedere al suo Capo di Stato Maggiore, generale Berthier, la possibilità di aggirare il forte passando da Arnad a Pont-Saint-Martin attraverso Perloz e Lillianes, evento in pratica impossibile per un esercito. Si fa notare che questa carenza cartografica non è mai stata presa in considerazione per spiegare come il forte di Bard sia stato sottova– lutato dalla strategia napoleonica. La carta di Madama Reale di Bar– gonio del 1680 rappresenta Bard non come un forte ma semplice– mente come un edificio sopra la rocca. (fig. 6) La riedizione della carta di Borgonio, conosciuta come carta di Stagnone del 1772, utilizzata da Napoleone per la sua seconda Cam– pagna d Italia, conferma la rappresentazione del forte come un sem– plice castello. (fig. 7) È probabile pertanto che l'importanza di Bard sia stata sottovalutata da Napoleone che rischiò di compromettere il risultato della sua «guerra lampo» in quanto il suo esercito fu blocca– to per ben una settimana dall'artiglieria di Bard. Napoleone non potè utilizzare la carta del suo topografo Bacler D'Albe che dava giustamente importanza alla posizione di Bard tanto che il forte non era solo disegnato come fortezza ma addirittura deno– minato «Forte di Bard». (fig. 8) Siamo in possesso di una mappa manoscritta del Forte di Bard datata 1705 in cui è chiaramente segnato un sentiero che si diparte prima di Bard, aggira il forte e finisce a Donnas. (fig. 9) Questa pos– sibilità di aggiramento era già nota quasi 100 anni prima della disce– sa di Napoleone ed è strano che non fosse conosciuta dall'Ufficio topografico dell'Armée. Probabilmente questa carta, redatta in lingua francese, era stata messa a punto dai topografi piemontesi all'epoca di Vittorio Amedeo II e probabilmente rimase coperta dal segreto militare. Riportiamoci al momento in cui l'Armée de Réserve si raggruppa a Bourg Saint-Pierre ai piedi del Colle del Gran San Bernardo. Qui avviene lo smontaggio dei cannoni: la canna veniva messa in un