- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
Alberto/li, Artari e altre maestranze ticinesi in Valle d'Aosta 131 relative alla composizione della popolazione cittadina e alle proble– matiche che ne scaturivano. 8 Molto consistente era il numero dei lavoratori stranieri: a quella data essi erano più di 500 - con un rap– porto di l forestiero ogni l O autoctoni - domiciliati per la maggior parte nel Borgo, il quartiere fuori le mura orientali che ancora oggi si stende attorno alle chiese di San Lorenzo e Sant'Orso. Si trattava di lavoratori che, come i valsesiani e i bergamaschi, vi risiedevano abi– tualmente o per periodi molto lunghi, oppure di artigiani, come i mastri da muro luganesi e biellesi, che arrivavano in città nel mese di marzo per trattenervisi fino a settembre. 9 Tali maestranze non erano particolarmente benvolute dalla popo– lazione locale, poiché non si mostravano per nulla disposte a rivelare i segreti del proprio mestiere. Esse venivano considerate «gente che non apporta alcun vantaggio al paese non avendo mai voluto prestarsi ad allevare né loro mestieri alcun valdostano», 10 tanto che qualche consigliere comunale nativo del Borgo ne auspicava l' allontanamen– to, fatto questo però che rischiava di rivelarsi controproducente, essendo la città «al presente molto spopolata». 11 Ben presto sorse il problema dell'assistenza spirituale alle mae– stranze non francofone. I numerosi lavoratori stranieri, «non com– prendendo essi bastantemente la lingua francese nel qual solo lin– guaggio si predica in questa diocesi», chiesero al parroco di San Lorenzo che l'Omelia pronunciata durante la Messa e le lezioni di Catechismo impartite ai bambini fossero tenute in italiano, offren– do in cambio «di dare alla chiesa che loro verrà destinata la limosi– na di f 30 cadauna domenica con ciò che alla fine dell'Istruzione si dia la benedizione del Sanctissimo». 12 Tale richiesta suscitò la violenta opposizione di alcuni aostani, inducendo il parroco a rivolgersi al vescovo Mgr. Salar, il quale, per mettere fine alla 8 Già in ACapAo, Lettera in data delli 6 marzo 1787 al Ministro concernente 11- struzione cristiana in lingua italiana, Fondo Duc-Gorretdel Seminario Maggiore, XLVI, 8, f. 169. 9 Ibidem, f. 170. 10 Ibidem, f. 173. 11 Ibidem,f.175. 12 Ibidem, f. 169.
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