- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

132 Laura Pizzi controversia, promulgò un decreto a favore dell'assistenza spiritua– le agli «esteri». 13 Tra gli "esteri" presenti in Valle d'Aosta alla metà del Settecento compaiono anche numerose maestranze ticinesi. Due peculiarità delle terre ticinesi Fino alla sua costituzione in cantone sovrano nel 1803, il Ticino rimase strettamente legato alla contigua area lombarda, subendo una influenza determinante nella lingua e nella cultura. 14 Inoltre, fino al 1859le valli superiori Riviera, Blenio e Leventina furono soggette alla potestà ecclesiastica dell'Arcivescovo di Milano, mentre Bellinzona, Lugano e Locarno dipendevano dal Vescovo di Como. La produzio– ne artistica di questa parte della Svizzera fu il frutto di una comu– nanza culturale dalle radici secolari, strettamente collegata con Mila– no, ma soprattutto con Como e l'area lariana, e deve essere conside– rata come parte integrante della civiltà lombarda. Un altro aspetto determinante nella storia ticinese è rappresenta– to dall'imponente migrazione delle sue maestranze. Per la stentata economia locale, l'emigrazione, con il mercenariato, rappresentò a lungo una irrinunciabile valvola di sfogo. 15 Una ulteriore spinta alla ricerca di un'attività professionale lontano dalla terra natale fu 13 Ibidem, f. 174. 14 Le regioni costituenti l'attuale Repubblica e Cantone Ticino nel corso del VI secolo furono integrate nel regno longobardo, che aveva come capitale Pavia; durante il XII e il XIII secolo furono duramente contese dai comuni di Como e di Milano; quin– di fecero parte, fino al 1513, del ducato di Milano; in seguito divennero un baliaggio comune della Confederazione Svizzera, continuando a godere di un regime doganale estremamente largo e vantaggioso nelle relazioni commerciali con la Lombardia. 15 Per un inquadramento generale di questo fenomeno cfr: G. MERZARIO, I mae– stri comacini. Storia m·tistica di mille duecento anni, 2 voli., Milano 1893; A. BENOIS, Lugano e dintorni. Un semenzaio di artisti. Gli artisti ticinesi in Russia, (traduzione dal russo di L. Simona), Zurigo 1913, pp. 3-10; F. CHIESA, L'attività artistica delle popola– zioni ticinesi e il suo valore artistico, Zurigo 1916; IDEM, L'opera dei nostri artistifoori del Ticino, Lugano 1928; U. DONATI, Breve storia di artisti ticinesi, Bellinzona 1936; C. PALUMBO-FOSSATI, Figure ed aspetti poco noti dell'attività degli artisti ticinesi in paesi lon– tani, Agno 1974.

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