- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
160 Laura Pizzi la carica di sottoprefetto fino alla morte- avvenuta il 7 ottobre 181O -nonostante negli ultimi tempi il suo attaccamento alla religione cat– tolica, l'impegno a difesa dei suoi concittadini e l'ostilità mal celata nei confronti dell'Imperatore lo avessero fatto cadere in disgrazia presso le autorità francesi. 158 Nel contesto valdostano, la dimora che egli si fece costruire sulla collina di Aosta costituisce un raro esempio di edilizia residenziale urbana, frutto di un ambito culturale sviluppatosi al di fuori della realtà locale di quel periodo, poiché in esso sono manifeste le più aggiornate tendenze artistiche del momento. Nel 1798 l'impianto architettonico dell'edificio era concluso. 159 Nel 1804, la villa compare in una pianta di Aosta. 160 Come le sontuose dimore milanesi, anche la residenza del sotto– prefetto Martinet, sebbene in maniera infinitamente più modesta, sembra essere stata realizzata secondo un progetto unitario compren– dente architettura, arredamento e decorazione. Il piano nobile, aven– te funzioni di rappresentanza, presenta la maggiore ricchezza nella decorazione e negli arredi. In esso, tutti i soffitti sono ornati da dipin– ti; i pavimenti sono in legno commesso; i camini, le specchiere, gli stipiti delle porte e le relative sovrapporte, ciascuna con un dipinto su tela racchiuso da una cornice, sono inseriti nella boiserie. Questa è impreziosita da lesene scanalate con dentelli e piccoli festoni vegeta– li; nella parte inferiore forma uno zoccolo ligneo decorato a finto marmo, alto quanto i montanti dei camini; nella parte superiore si conclude con una cimasa modanata e lievemente aggettante; in tal modo, le pareti vengono ripartite in spazi rettangolari determinati dall'andamento orizzontale dello zoccolo e della cimasa e da quello verticale delle lesene. Sui muri, le zone prive di rivestimento sono ricoperte da una tappezzeria in seta. In assenza di riscontri documentari, sembra plausibile supporre che il sottoprefetto abbia affidato la costruzione e la decorazione 158 L. CORNAGGIA BRESSAN, La Valle d'Aosta all'epoca della Rivoluzione Francese e dell1mpero Napoleonico, Aosta s. d., p. 69-71. 159 S. BARBERI, Neoclassicismo, p. 3. 160 IDEM, Una dimora neoclassica, p. 192.
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