- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
162 Laura Pizzi sembrano danzare attorno ad un alto braciere acceso posto su di un basamento arricchito da una testa di medusa compresa tra due girali d'acanto. Questo brano di decorazione compare leggermente modifi– cato sul soffitto della dimora aostana (Ill. 10). In palazzo Belgioioso il festone di fiori si allarga dalle figure femminili a percorrere oriz– zontalmente l'intera decorazione, mentre a villa Martinet esso resta tra le mani delle fanciulle che sostengono identiche corone di alloro; inoltre, manca il basamento del braciere, e al posto della brocca e dello scudo sono dipinte due aquile. A conferma della larga diffusione degli elementi ornamentali creati da Giocondo, si può osservare come lo stesso motivo delle fan– ciulle con la corona che compare nel salone di villa Martinet figuri in un pregevole mobile, a lungo attribuito alla bottega di Giuseppe Maggiolini. 161 Si tratta di un magnifico sécrétaire che riproduce, nel– l'intarsio che adorna la cartella dell'anta, l'intero motivo, completo di festone ma privo del basamento (111. 9). Nella residenza aostana, al centro del soffitto del salone è dipinto un riquadro ottagonale che raffigura Apollo guida il carro del Sole cir– condato dalle Ore e preceduto dall'Aurora (111. 11): un giovane condu– ce un carro riccamente ornato, circondato da alcune fanciulle; nel cielo, al di sopra del corteo, un putto alato regge una fiaccola accesa ed ha al proprio fianco una figura femminile con fronde e fiori. La derivazione di questo dipinto da un modello famoso sembra emerge– re dal contrasto tra la ricercatezza di alcuni dettagli- quali le decora– zioni che ornano il carro di Apollo - e l'approssimazione nella resa delle fattezze dei personaggi e dei cavalli. Questo soggetto iconogra– fico era molto diffuso nella pittura milanese del XVIII secolo. Tutta– via l'autore del soffitto aostano non sembra avere preso a modello un'opera creata da un maestro attivo in quei decenni, ma pare invece avere guardato ad un precedente, celeberrimo affresco di soggetto analogo: il dipinto eseguito nel 1614 da Guido Reni per Scipione Borghese nel Casino di Palazzo Pallavicini Rospigliosi a Roma. 162 La 161 G. BERETTI, Giuseppe e Carlo Francesco Maggiolini. L'officina del Neoclassicismo, Milano 1994, p. 89, ili. 104. 162 E. BACCHESCHI, L'opera completa di Guido Reni, Milano 197 1, (Classici dell'ar– te 48), tavv. XX-XXIII.
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