- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
Albertol!i, Artari e altre maestranze ticinesi in Valle d'Aosta 163 disposizione dei personaggi (eccettuata la figura femminile con i fiori) è analoga, anche se la scena di villa Martinet non possiede la serena "classicà' compostezza del dipinto di Reni, ma sembra invece più mossa e animata. Anche nella stanza attigua, la cosiddetta sala da pranzo, il dipin– to nel tondo al centro del sòffitto (Ill. 12) ripropone l'opera di un famoso maestro. La scelta del soggetto può forse essere posta in rela– zione all'utilizzo che veniva fatto di questo ambiente. Si tratta del Trionfo di Bacco e Arianna che Annibale Carracci e la sua bottega dipinsero entro il maggio 1601 nella galleria o Sala Grande di palaz– zo Farnese, a Roma. 163 Nell'originale, la scena è decisamente più affollata di quella aostana, tuttavia il nucleo essenziale della rappre– sentazione - costituito da Bacco, Arianna ed il fanciullo tra loro, le due bighe, gli animali con i putti e la menade danzante sulla destra– sono fedelmente riproposti in ogni dettaglio, con l'unica variante rappresentata dal colore delle vesti. I.:autore del tondo aostano, però, oltre a ridurre il numero dei partecipanti al corteo, ha commesso un errore nel dipingere le ruote, il cui rapporto reciproco nello spazio è rappresentato in maniera sbagliata. Infatti, tra le ruote del carro di Dioniso se ne vede inserita una terza, più piccola, che appartiene al carro di Arianna. Essa, facendo parte del cocchio della donna, do– vrebbe risultare seminascosta da entrambe le ruote del carro del dio, mentre è parzialmente occultata solo da quella di cui vediamo il lato decorato. Lerrore commesso dal pittore di villa Martinet può forse essere spiegato osservando come nell'affresco romano un satiro occul– ti parzialmente le ruote dei due carri. Anche nelle altre due stanze del piano nobile la decorazione pit– torica al centro dei soffitti propone la replica di opere famose. Nella camera ad est è stata eseguita una copia dell'affresco Flora e Zefiro dipinto da Giambattista Tiepolo in Palazzo Labia a Venezia tra il 1746 ed il1747; 164 in questa stanza, il pavimento in legno commesso 163 G. MAl.AFARlNA, L'opera completa di Annibale Carracci, Milano 1976, (Classici dell'arre 136), ravv. XLIV-XLV. 164 S. BARBERI, Villa Martinet. Regione Bibian, Aosta. Inventario degli an·edi fissi e dei principali oggetti di interesse storico-artistico, Assessoraro lsrruzione e Culrura della Regione Auronoma Valle d'Aosra, 1995, scheda n. 1[inediro] .
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