- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
Ilpassaggio di Napoleone in Val d'Aosta 21 La battaglia che era persa alle quattro del pomeriggio fu vinta al tramonto per l'intervento delle truppe fresche di Desaix che sfortu– natamente morì sul campo, colpito al cuore da una pallottola a soli 32 anni. Le spoglie mortali di Desaix vennero onorate da Napoleone men– tre ancora la battaglia era in atto. (fig. 21) La battaglia di Marengo non fu una vittoria di Napoleone ma di Desaix, pagata con la vita. La situazione era imbarazzante per Napoleone e lo testimonia il fatto che vi furono tre relazioni suc– cessive di questa battaglia e nell'ultima la verità fu "addomesticata" per cui risultò ufficialmente che Napoleone aveva ordinato a Marengo una ritirata strategica e aveva tenuto volutamente in serbo le due divisioni di Desaix da lui richiamate poi al momento opportuno. Dopo questo evento Napoleone aveva un grosso debito di rico– noscenza verso Desaix e decise che sarebbe stato sepolto all'Ospizio del Gran San Bernardo perché avesse «le Alpi come piedestallo e i monaci come guardiani». Pensava forse che la sua tomba a Parigi gli avrebbe potuto dare ombra? Il corpo di Desaix imbalsamato fu portato a Milano nel Conven– to di S.Angelo e solo nel 1805 dopo 5 anni fu trasferito all'Ospizio del Gran San Bernardo con grandi onori. Detto per inciso un'altra salma celebre fu nascosta nel medesimo Convento di S. Angelo per breve tempo: quella di Mussolini, dopo il suo trafugamento dal cimitero Maggiore di Milano nell'aprile 1946. Per tornare a Desaix, solo un anno dopo il suo arrivo al Gran San Bernardo venne deposto nella tomba costituita da un enorme monu– mento (21 tonnellate), opera dello scultore J.-G. Moitte, che fu por– tato al colle con sforzi sovrumani, soprattutto nel tratto da Bourg Saint-Pierre all'ospizio. La tomba di Desaix fu messa in un primo momento nella chiesa dell'ospizio sul lato sinistro e successivamente venne trasferita nel
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