- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
188 Laura Pizzi precisando che, « camme il ne convient plus que le Conseil des Com– mis se serve de l'assistance du Mesureur Tillier [un geometra che aveva funzioni di assistente], et moins encore de l'Architecte Bru– schetti », 270 le autorità regionali dovevano affidare ad un altro «pré– posé» l'incarico di seguire lo svolgimento dei lavori per conto del– l'amministrazione pubblica. 271 Nel 1771 la strada fu finalmente aperta. 272 A sottolineare l'im– portanza di tale avvenimento, in cima alla salita, sulla parete di roc– cia che fiancheggia il percorso fu scolpita questa iscrizione: «Caroli Emmanuelis III Sardinia:: regis P. [ii] F. [idelis] invicti auctoritate intentatam romanis viam per aspera Montis Jovis iuga ad faciliorem commerciorum et thermarum usum magnis impensis patefactam Augustani perfecerunt. A. MDCCLXXI, regni XLII». Lanno successivo, una transazione mise termine al «procès criard» che aveva visto opposti nel contenzioso gli impresari e il Ducato, rap– presentato dal procuratore N ava. 273 Questa breve indagine sulla presenza delle maestranze dei laghi lombardi in Valle d'Aosta nel corso del XVIII e XIX secolo evidenzia il ruolo fondamentale da esse svolto nella nostra regione. Ad esse può senza dubbio essere ricondotta una parte considerevole della produ– zione artistica e architettonica realizzata sul nostro territorio in quei decenni. In particolare, è assai probabile che sia da riportare a queste maestranze, sullo scorcio del XVIII- secolo, la costruzione e la decora– zione pittorica e plastica di palazzo Bariller ad Aosta e di casa Gerva– sone a Chàtillon, due dei pochi esempi - con la dimora costruita per il sottoprefetto Martinet- di edifici borghesi a tipologia urbana pre– senti nella nostra regione. Stretti legami con la terra d'origine mantennero anche i tre fratelli 270 AHR, Billet Royal adressé au Vibaillifd'Aoste, l septembre 1766, p. 153, Fonds Gamba, Carron XII, Classeur V. 271 lvi. Nonostante questa disastrosa esperienza, all'ing. Bruschetti fu successiva– mente affidata la direzione di numerosi interventi viari ed edilizi in Bassa Valle e nel Canavesano (cfr. nota n. 239). 272 ]. A. Due, Histoire, VIII, p. 471. 273 P. FOURNIER, Projet, p. 14, nota 6.
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