- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
202 Corrado Bine! Jean-Antoine Champier-Rechoz. 2 In realtà è probabile che la data alla fine del XVII secolo corrisponda a un atto ufficiale di scoperta di un giacimento conosciuto da più antica data, forse addirittura dall'e– poca dei Salassi, che comunque all'inizio del Seicento cominciò a essere sfruttato con regolarità. 3 Successivamente la miniera venne sfruttata, a tratti anche inten– samente, tanto da divenire uno dei capitoli più importanti della sto– ria mineraria moderna della Valle d'Aosta, legato alla famiglia dei Per– rane di San Martino. 4 !_;origine valdostana (dalla Valtournenche) della famiglia, affer– mata da De Tillier, non è accettata da tutti gli storici: alcuni sosten– gono, infatti, che i Perrone fossero un'antica famiglia piemontese, sta– bilitasi tra XIV e XV secolo a Chiaverano, presso Ivrea. Nella secon– da metà del XVI secolo Antonio Perrone esercitava l'attività di com– merciante e in seguito quella di banchiere; insieme con il figlio Carlo, fece «une fortune si considerable qu'elle passe l'imagination » (De Tillier), fornendo gli approvvigionamenti alimentari alle truppe spa– gnole e a quelle del duca Carlo Emanuele I di Savoia durante la guer– ra contro i Francesi. Carlo è il vero artefice delle fortune della fami– glia: si stabilì a Ivrea nel 1594 e due anni più tardi divenne tesoriere di Ivrea e di Biella e poi consigliere e mastro auditore camerale. I ser– vigi resi al duca di Savoia gli valsero nel 1604l'investitura del conta– do di San Martino, nel Canavese, e nel 1612 della baronia di Quart, comprendente le parrocchie di Quart, Saint-Christophe, Roisan, Val– pelline e Bionaz, e nel 1613 della giurisdizione di Saint-Vincent e 2 In una relazione sulla miniera redatta nel 1850 dall'ingegner Melchioni l'epoca di scoperta del giacimento viene indicata all'inizio del Seicento (Biblioteca Regionale di Aosta- d'ora in avanti BRA-, Fondo Ferrua, Miniere di Ollomont, n. 7) . 3 A. ENGASSER, Mines et usines métallurgiques dans la Vallée d'Aoste en 1806, in "Bulletin de la Société de la Flore Vald6taine", 5, 1909, p. 87 nota l. Il riferimento ai Salassi è contenuto P.-E. Due, Le clergé d'Aoste du XVII!' siècle, Aoste 1881, pp. 105- 106 (dove l'aurore riassume il contenuto di uno scritto di Jean-Baptiste Jans dal titolo Mines d'Ollomont). 4 Sui Perrone si veda J .-B. DE TILLIER, Nobiliaire du Duché d'Aoste, [1733], ed. a cura di A. ZANOTTO, Aoste 1970, pp. 474-477; F. CARANDINI, «La Casata dei Perro– ne Conti di San Martino e Baroni di Quart», in Vecchia Ivrea, Ivrea 1927, pp. 82-117.
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