- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
208 Corrado Bine! S. M., con una compagnia di 60 artiglieri-minatori alle sue dipen– denze. Gli fu affidata, inoltre, la direzione della Scuola Pratica di Mineralogia fondata, su proposta del primo ingegnere conte Giu– seppe Bertola, presso l'Arsenale di Torino. De Robilant ispezionò così quasi tutte le miniere del Regno, redigendo minuziose relazioni sui giacimenti esistenti ed elaborando tutta una serie di progetti per un loro più razionale e produttivo utilizzo. 2 ° Fra le sue numerose opere è da ricordare soprattutto l'Essai géographique suivi d'une topo– graphie souterraine minéralogique et d'une docimasie des Etats de S. M. en terre ferme, «prima descrizione sistematica del sottosuolo del regno», di cui è complemento di grande interesse la Carta Minera– logica del Piemonte. 21 Recatosi per una prima ispezione in Valle d'Aosta nel 1752, vi ritornò quattro anni dopo, compilando una lunga relazione in cui forniva, specie ai paragrafi 122-125, una dettagliata descrizione della situazione mineraria (Relazione del giro fotto nelle miniere del Ducato di Aosta). 22 Egli scrisse anche numerose relazioni sulle «miniere del 20 E.-B. Nrcous DE ROBILANT, Libro registro dei viaggi, relazioni delle miniere 1752-1761, BRT, Storia Patria, 751. 21 E.-B. Nrcous DE ROBILANT, Essai géographique suivi d'une topographie souterrai– ne, minéralogique, et d'une docimasie des Etats de S. M. en terre firme, «Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino», serie prima, VI, 1786; parzialmente ripro– dotto in R. Nrcco, 1988, pp. 117-124. Nonostante il notevole impegno e i rilevanti investimenti profusi, la politica mine– rario-metallurgica dello Stato non avrebbe dato i risultati desiderati; forse per questo fallimento, di cui peraltro non gli si può imputare la responsabilità, De Robilant si ritirò nel 1770 a vita privata. Il papa Clemente XIV, conosciuta la sua fama, si rivolse a lui per migliorare il sistema di coltivazione delle miniere dello Stato Pontificio e pure il governo Venero gli offrì una posizione elevata nella direzione mineraria; ma egli rifiutò tutti gli incarichi per non lasciare il Piemonte, dove morì iliO maggio 1801. Sulla figu– ra del cavalier De Robilant si veda, tra l'altro, V. FERRONE, Tecnocrati, militari e scien– ziati nel Piemonte dell'Antico Regime. Alle origini della Reale Accademia delle Scienze di Torino, in "Rivista storica italiana", XCVI, 414, 1984, pp. 460-467; L. PECO, La gran– de carta della «Valle Sesia» del 1759. Miniere e boschi nel primo rilevamento topografico della valle, Varallo 1988; M. CUAZ, Valle d'Aosta storia di un'immagine, Bari 1994, pp. 48-51. 22 E.-B. Nrcous DE ROBILANT, Relazione del giro fotto nelle miniere del Ducato di Aosta, 1758, in Libro registro dei viaggi, relazioni delle miniere 1752-1761, BRT, Storia Patria, 75 l.
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