- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
I Perrone di San Martino e fa miniera di rame di Ollomont 209 signor conte di Perron in Valle d'Agosta», corredate di tavole illustra– tive, contenenti una descrizione puntuale dello stato dei lavori e una serie di proposte per migliorare la situazione produttiva dei giaci– menti che attraversavano allora un periodo di stasi. 23 L interesse del cavalier De Robilant per le miniere di Ollomont si può forse in parte spiegare anche con i buoni rapporti che egli intratteneva con il conte Carlo Baldassarre, grazie al cui interessamento aveva avuto l'oppor– tunità di frequentare la scuola mineraria di Freiberg. Secondo la relazione dell'Ispettore delle Miniere, a Ollomont il minerale abbattuto era trasportato nelle varie gallerie a mezzo di car– retti in legno per poi essere rimontato in superficie, dove avveniva una prima operazione di cernita e frantumazione. Sempre in prossi– mità della miniera, il minerale era arrostito in «camini» che presu– miamo essere delle roste o fornaci di arrostimento, già descritte nel Seicento da Della Fratta, dove il minerale era posto a calcinare su stra– ti di legna secca «perché si disponga alla fusione ... » 24 Il minerale era quindi trasportato a dorso di mulo alle fonderie che si trovavano allo– ra a monte dell'abitato di Valpelline. Queste erano composte da due distinti corpi che ospitavano ciascuno due «fornaci elevate», cui l'aria era fornita da alcune trombe idroeoliche. Si tratta qui probabilmente di forni a manica già decritti da Agricola nel De re metallica del 1563 e in uso sia in Valle d'Aosta, sia nel Canavese. 25 23 E.-B. NICOLIS DE ROBILANT, Piano che si progetta potersi eseguire per dar corso alle diverse opere concertate doversi intraprendere per disimpegnare le miniere di Valpelli– na dalla presente loro infausta situazione e nello stesso tempo portar/e in una più soda e favorevole, 1756-60, in Libro registro dei viaggi e delle relazioni delle miniere del Pie– monte 1752-1761, BRT, Storia Patria, 751, vol. II (riprodotto in R. NICCO, 1989, pp. 109-120, tavv. I-Xl); Io., Progetto economico toccante gli impiegati necessari alla cottura delle miniere di rame di Valpelline, ogni cosa a seconda della memoria statami rimessa da V. S. il!.ma avanti la mia partenza da Torino in data li 4 aprile 1761, BRT, Storia Patria, 751, vol. II. 24 M. A. DELLA FRATTA MONTALBANO, 1678, cit. in M. CiMA, Mastri ramai in terra canavesana, Firenze 1986, p. 30. 25 Per un aggiornato approfondimento sulla figura e l'opera di Gregor Power, meglio noto come Georgius Agricola, si veda la rivista "Der Anschnirr", n. 2-3, 1994, a lui interamente dedicata nel cinquecentesimo anniversario della nascita; si veda in par– ticolare il contributo di H. PRESCHER, Georgius Agricola und sein Hauptwerk «De re metallica», pp. 42-54.
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