- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
250 Paolo Papone HEA J. A. Due, Histoire de L'Eglise d'Aoste, 2' édition, Aoste 1985 et suivams. MLEA Monumenta Liturgica Ecclesitf! Augustantf!, par !es soins des Archives Histo– riques Régionales, 14 voli., Aosre 1974-1992. PL ]. P. MIGNE, Patrologiti! cursus completus (series latina), Paris 1844-1864. RALA Recherches sur L'ancienne Liturgie d'Aoste et Les usages religieux et populaires valdotains, par !es soins des Archives Historiques Regionales sous la direc– rion de L. COLLIARD, 6 voli., Aosre 1969-1976. Sigle relative ai luoghi di conservazione dei manoscritti: CV Aosta, Archivio della Curia Vescovile. BC Aosta, Archivio Capitolare della Cattedrale. GS Aosta, Seminario Maggiore. Introduzione Il restauro della facciata della cattedrale di Aosta, curato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali della Regione Valle d'Aosta dal settembre 1994 all'ottobre 1997, 1 ha restituito agli occhi ammirati di fedeli e visitatori lo splendore policromo che il canonico Jean Gom– baudel, magister fobric& della Cattedrale, aveva - almeno in parte - commissionato nel 1522. 2 Se alla conclusione del restauro non tutti 1 D. VICQUERY, La focciata della Cattedrale di Aosta. Notizie storico-artistiche, in BASA VII (n. s.), Aosta 2000, pp. 497-508. Ottime le riproduzioni fotografiche alle– gare all'articolo, indispensabile riferimento per la comprensione del presente contribu– to. La mia riconoscenza va al Soprintendente dott. Renato Perinetti, alla dott.ssa Danie– la Vicquery e alla sig.ra Diana Costantini, che mi hanno prodigato le informazioni sul restauro; alla dott.ssa Viviana Vallet e alla dott.ssa Chiara Devoti per le considerazioni storico-artistiche e architettoniche; al dott. Joseph-Gabriel Rivolin e al dott. Ornar Borettaz per la valutazione delle fonti storiche. 2 Il nome del canonico magister fobricti! è attestato con molte varianti grafiche, quasi tutte forme larinizzate di genitivo patronimico: mentre il nome proprio "Joannes" compare nei casi nom., gen., dat., ace. e ab!., il cognome ha normalmente la desinenza in i. Gli atti del sinodo del 19 maggio 1523 lo chiamano "Gombaudelli" (CV, Actes synodaux 1276-1657), "Gonbondelli" e "Gonbundelli" (GS, Fonds Gal-Due, cart. LXXXVI, 21). Il cognome compare al nominativo sul frontespizio del breviario augu– stense del 1533 ("Joannes Gobaudelus", cf. Fonti., tav. 20) e all'accusativo in due opere del Vaudan ("Joannem Gonbaudellum", cf. Catalogus.. ., Fonti, p. 261; nota citata da ].-C. MOCHET, Porfil historial et diagraphique de la très antique cité d'Aouste, Aosta
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